martedì 3 dicembre 2024

TORINO, LA TRAMVIA A CREMAGLIERA 'SASSI-SUPERGA' COMPIE 140 ANNI, TARGA ORO ASI




Nella sua continua opera di tutela e valorizzazione del patrimonio motoristico nazionale, l’Automotoclub Storico Italiano accende i riflettori sulla lunga storia della tranvia torinese “Sassi-Superga”. Nota anche come “Dentiera”, collega la città della Mole alla collina di Superga dove si erge l’imponente Basilica. La linea venne inaugurata come funicolare a vapore 140 anni fa - il 27 aprile del 1884 - e nel 1934 subì l’aggiornamento tecnico utilizzato ancora ai giorni nostri, a 90 anni di distanza: la cremagliera tipo Strub senza fune e con trazione elettrica. Ad oggi rimane l’unico esempio italiano di tranvia a cremagliera e uno dei pochi rimasti nel mondo. La linea, a binario unico con scartamento di 1.435 mm, è lunga poco più di tre chilometri, affronta un dislivello di 425 metri e una pendenza massima di 21°. Per celebrare questo particolare primato, ASI ha rilasciato la prima certificazione di storicità per un “convoglio tranviario elettrico”: quello in funzione sulla “Sassi-Superga” è formato dalla motrice D2-D3-SNOS del 1934 e dai rimorchi D11-D12 e D13-D14 del 1884. Le rispettive “targhe oro” sono state consegnate dal Presidente ASI Alberto Scuro e dalla Commissione ASI Rotabili Ferroviari (Gabriele Savi, Michele Fontani e Alberto Sgarbi) al Presidente dell’Associazione Torinese Tram Storici Roberto Cambursano al termine di un evento organizzato sabato 30 novembre alla stazione di Sassi, durante il quale sono intervenuti anche la Presidente del Consiglio Comunale di Torino Maria Grazia Grippo, l’Assessore Regionale Andrea Tronzano e il Presidente GTT Antonio Fenoglio. Nell’occasione è stato offerto un “road-tour” sulle rotaie della città a bordo di due affascinanti tram della collezione curata dall’Associazione Torinese Tram Storici: il “2598” del 1933 e il “312” del 1935.

UN MILIONE E MEZZO DI CHILOMETRI La “Sassi-Superga” è stata la prima funicolare italiana a vapore ad adottare il “Sistema Agudio”. Questo consisteva in un cavo d’acciaio che, scorrendo accanto al binario, azionava due grandi pulegge a lato del convoglio che, a loro volta, muovevano gli ingranaggi sulla cremagliera centrale; un motore a vapore azionava l’argano. Il sistema venne aggiornato nel 1934 con la cremagliera tipo Strub senza fune e con trazione elettrica.Le motrici in uso dal 1934 sono la D1 a due assi e le D2 e D3 a carrelli (quattro assi). La colorazione esterna riprende i colori storici di ATM (Azienda Torinese Mobilità, oggi GTT Gruppo Torinese Trasporti): il rosso-crema adornato dal filetto giallo-blu dell’araldica torinese, abbandonati nel 1927 per imposizione ministeriale e qui riproposti in quanto la linea Sassi-Superga non è una normale tranvia urbana. Ad eccezione del periodo della seconda guerra mondiale, quando le vetture furono ricolorate in beige, le D2-D3 sono tra i pochi tram a non aver mai cambiato livrea. Durante i loro 90 anni di onorato servizio, le motrici D2-D3 hanno percorso oltre un milione e mezzo di chilometri, accompagnando milioni di persone fino alla base della Basilica di Superga. I quattro motori TIBB-GTDM permettono al tram di spingere fino a due rimorchi, per un totale di 210 passeggeri. L'interno del tram è completamente in legno lucidato, così come lo sono le porte. I sedili sono formati da panche dallo schienale ribaltabile. Solo nella zona rivolta a valle ci sono una paratia e una porta scorrevole a dividere la zona passeggeri dalla parte rastremata del tram. L'orientamento del tram è fisso, sebbene sia bidirezionale: il lato rivolto a monte si riconosce all’esterno per la presenza delle condutture dell’aria. I finestrini sono ampi, panoramici e possono scomparire all'interno della fiancata del tram.



TROFEO A112 ABARTH, AL BRUNELLO FESTEGGIA GENTILE

 


È stata la terra del Rally del Brunello a calare il sipario sull’edizione 2024 del Trofeo A112 Abarth Yokohama, serie ufficiale ACI Sport organizzata per il quindicesimo anno consecutivo dal Team Bassano. Il rally toscano che si è disputato tra venerdì e sabato della scorsa settimana con base a Montalcino (SI) aveva il compito di assegnare le posizioni d’onore della classifica assoluta, essendo i vincitori – Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras – già incoronati al termine dell’Elba Storico di due mesi fa. Dei tredici equipaggi iscritti solo undici sono quelli che hanno preso il via; alla defezione per motivi personali di Orazio Droandi e Carlo Fornasiero, si è sommata quella di Pietro Baldo e Davide Marcolini fuori causa durante lo shakedown. La prima tappa corsa su tre prove speciali si chiudeva con la supremazia di Alvise Scremin e Marco Comunello forti di un buon vantaggio su Marco Gentile e Jenny Maddalozzo, con Dall’Avo e Piras terzi. La seconda inizia con un brivido per Scremin che perde oltre un minuto per un problema tecnico, poi risolto, e scivola in terza posizione; questo, gli dà lo spunto per infilare quattro parziali di seguito e riportarsi al comando, con due prove ancora da disputare. È però un’uscita di strada sul penultimo crono a decretare lo stop definitivo, episodio che spalanca la strada della vittoria a Gentile e Maddalozzo, risultato che permette loro di chiudere in seconda posizione nella classifica assoluta. Sul podio finale di gara, ci salgono al secondo posto Dall’Avo e Piras e sul terzo Niccolò De Rosa assieme ad Isabel Forgiarini che l’ha navigato. Quarta posizione per Alberto Siviero navigato da Riccardo Pellizzari e quinta per Amerigo Salomoni con Miriam Iuretig alle note. Al sesto posto hanno chiuso Giuseppe Cazziolato e Simone Minuzzo, seguiti da Paolo Imperato che assieme a Massimo Facchinetti completa gli equipaggi che hanno tagliato il traguardo di Montalcino. Oltre ai tre equipaggi già menzionati, non hanno concluso il rally Mauro e Karishma Rosa Bernardins, Fabio Vezzola e Niccolò Abbatucci, Luigi Caneschi e Adriano Giannini. Iniziato lo scorso marzo sempre in Toscana, il Trofeo A112 Abarth Yokohama cala il sipario su un’edizione che ha visto imporsi con autorità l’equipaggio aretino composto da Dall’Avo e Piras col podio completato da Gentile – Maddalozzo e De Rosa – Forgiarini. Il vincitore assoluto primeggia anche nella classifica “over 60” mentre la “under 28” va al giovane bolognese. Spazio anche per Riccardo Pellizzari che si aggiudica la classifica delle auto con cambio a 4 marce e Fabio Basso fa il bis del 2023 tra le “Gruppo A”. 

 Il calendario del Trofeo: 1/2 marzo, Rally Vallate Aretine; 19/20 aprile, Rally Costa Smeralda Storico; 31 mag/1giu, Rally Valsugana Historic Rally; 21/22 giugno, Rally Lana Storico; 26/28 settembre, Rallye Elba Storico; 29/30 novembre, Rally del Brunello. Classifiche finali. Assoluta: 1. Dall’Avo 108, 2. Gentile 77, 3. De Rosa 66, 4. Pellizzari 54, 5. Cazziolato 53. Under 28: 1. De Rosa; Over 60: 1. Dall’Avo. Gruppo A: 1. Basso; 4 marce: 1. Pellizzari 

 Classifiche e documentazione disponibili al sito web www.trofeoa112abarth.com Ufficio Stampa Trofeo A112 Abarth Yokohama

lunedì 2 dicembre 2024

TRICOLORE RALLY STORICI SU TERRA, IL TITOLO VA A LUCKY E FABRIZIA PONS




Un finale di stagione entusiasmante quello regalato dalla quarta edizione del Rally del Brunello Storico, che anche quest’anno ha avuto l’onore di far calare il sipario sul Campionato Italiano Rally Terra Storico, giunto alla conclusione dopo cinque appuntamenti. 104,82 chilometri competitivi lungo dieci prove speciali, tutte su terra, che hanno abbracciato la provincia di Siena e di Grosseto e su cui si sono sfidati i protagonisti della serie tricolore promossa da ACI Sport, in una due giorni che ha regalato emozioni e colpi di scena. A trionfare al Rally del Brunello è stato Valter Pierangioli, che al volante della Ford Sierra Cosworth condivisa con Michela Baldini si è aggiudicato il primato della gara di casa. Una bella soddisfazione per il pilota di Montalcino, autore del miglior tempo in nove prove speciali sulle dieci previste dalla tabella di marcia, dominando quindi la competizione dall’inizio alla fine, nonostante una penalità di 30 secondi dovuta a un ritardo al controllo orario e alcune sbavature avvenute nel corso della PS7 “Castiglion del Bosco”. Inconvenienti che non hanno comunque impedito a Pierangioli di concludere la gara davanti a “Lucky” con un vantaggio di 42.4. Al vicentino in corsa su Lancia Delta Integrale e con Fabrizia Pons alle note è andata infatti la piazza d’argento e di conseguenza anche il titolo tricolore del 4 Ruote Motrici, il quarto consecutivo per lui dopo i successi ottenuti nel 2021, 2022 e del 2023.


Completa il podio Andrea Tonelli, primo tra i concorrenti del 2 Ruote Motrici su Ford Escort RS e navigato da Roberto Debbi, protagonista di un’avvincente lotta con Bruno Pelliccioni, anche lui su Ford Escort, in cui ad avere la meglio è stato proprio il pilota di Reggio Emilia che si è laureato campione italiano per il 2 Ruote Motrici per il terzo anno di fila. Brunello un po’ amaro invece per il sammarinese, coadiuvato dal connazionale Mirco Gabrielli, che nella seconda speciale della prima giornata aveva accusato problemi meccanici che lo avevano costretto a rallentare e terminare il venerdì in diciannovesima posizione. Una bella rimonta quella di Pelliccioni che lo ha riportato al quarto posto, alle spalle del diretto rivale con un distacco di soli 21.2, risultato che però non è bastato per portare a casa il titolo. Chiude quinto assoluto e terzo nel 2RM Matteo Luise, autore di un’ottima prestazione al fianco di Luca Trovò su Fiat Ritmo 130 Abarth, davanti ad Andrea Succi, in coppia con Fabio Graffieti su BMW M3, e Nicolò Fedolfi, anche lui pilota di Montalcino, affiancato da Livio Ceci su Lancia Delta, che ha ottenuto il settimo piazzamento generale. Alle spalle dell’altro driver di casa c’è Walter Lamonato, accompagnato alle note da Oriella Tobaldo su Peugeot 309 GTI, con la quale precede a sua volta Sergio Bartolini e Federica Del Sordo, su Ford Escort RS, e Domenico Mombelli su Ford Escort MK 1, condivisa con Luigi Bariani, rispettivamente noni e decimi assoluti.
CLASSIFICA FINALE RALLY DEL BRUNELLO STORICO: 1. Pierangioli-Baldini (Ford Sierra RS Cosworth) in 1:09'55.0; 2. ''Lucky''-Pons (Lancia Delta Integrale) a 42.4; 3. Tonelli-Debbi (Ford Escort RS) a 3'58.0; 4. Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS) a 4'19.2; 5. Luise-Trovò (Fiat Ritmo 130 Abarth) a 4'34.8; 6. Succi-Graffieti (BMW M3) a 4'41.3; 7. Fedolfi-Ceci (Lancia Delta) a 5'12.6; 8. Lamonato-Tobaldo (Peugeot 309 GTI) a 5'52.8; 9. Bartolini-Del Sordo (Ford Escort RS) a 6'13.3; 10. Mombelli-Bariani (Ford Escort MK 1) a 7'16.0