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venerdì 31 agosto 2012

Apricale, terra di rally

Una strada di montagna impervia, fatta di tornanti che salgono dal mare con l'inesorabile arroganza dell'asfalto. Uno scenario unico, miscuglio di una forza antica, quella della natura, e quella moderna delle auto che per tanti anni hanno sfidato queste curve. E' la strada che porta ad Apricale, borgo millenario in provincia d'Imperia e insieme luogo storico per eccellenza del passaggio del Rally di Sanremo.
Il Borgo medioevale di Apricale (607 abitanti e solo 291 metri sul livello del mare, ma vi assicuro che salire lassù è come affrontare un passo alpino) è situato nell'entroterra ligure, fra Bordighera e Ventimiglia, a 13 Km dal litorale.
La sua felice posizione è all'origine del nome, che deriva da apricus, esposto al sole, ma la principale caratteristica del paese, che ha incantato nel tempo i suoi visitatori, è lo scenografico aspetto dell'abitato, una sinuosa cascata di antiche case di pietra allungate sulla dorsale di un erto pendio dominato dall'altura del Castello.
Questa straordinario colpo d'occhio, unico nel pur ricco campionario dei "Villaggi di pietra" della Liguria intemelia (cioè abitata prima degli antichi Romani dalle tribù degli Intemelii), è stato celebrato da poeti e scrittori e dipinto da pittori di fama, che hanno contribuito a fare di Apricale un borgo particolarmente frequentato e amato dagli artisti.
Il paese conserva intatta la struttura urbanistica e l'atmosfera medievale, con il nucleo originario alto sul colle, dove sono ubicati il Castello, la chiesa parrocchiale e le case disposte a gironi concentrici, e due quartieri che dall'armoniosa piazza centrale si riversano sugli opposti versanti del colle, rispettivamente all'abrìgu e all'ubàgu, cioè a sud e a nord.
Un dedalo di caruggi, gli stretti vicoli che cingono l'altura e si frammentano su più livelli, collegati da ripidissime scalinate e passaggi coperti, forma il tessuto viario immutato da un millennio, su cui si affacciano alte case di pietra spesso unite fra loro da archi.
È il mondo di ieri impenetrabile e riservato, oggi finalmente aperto al visitatore che vi potrà trovare alloggio, ristoro e botteghe d'arte, tornate a rivivere con gran gioia dei turisti.
Tutt'intorno, l'abbraccio di una campagna che dalle fasce, i terrazzamenti sostenuti da muretti a secco che nei secoli hanno strappato alla montagna preziosi fazzoletti pianeggianti di terra da coltivare, manda i riflessi argentei degli uliveti e il verde cupo delle altre colture fino alle masse più dense dei castagni e dei pini dei boschi sui rilievi più elevati. In mezzo a questi boschi si fanno strada i tornanti che salgono al paese, una vera sfida per i motori ed una grande passione per gli appassionati di rally, che in occasione del Rally di Sanremo arrivavano numerosi ad assistere ai passaggi in derapata dei più famosi piloti del Campionato Mondiale. Oggi salire ad Apricale è ancora un passaggio emozionante, in auto o in moto: la purezza dell'aria, la vivacità e i contrasti di colore di questa campagna, il villaggio che incombe dall'alto con le sue case di pietra, insieme alle insidie di una strada che mette alla prova la capacità di guida, sono una attrazione originale per tutti coloro che, stanchi delle spiagge afose e caotiche, vengono a scoprire la freschezza e la serenità di questo angolo di mondo poco conosciuto ma tanto ospitale.

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