Una seconda edizione di grande effetto e di contenuti importanti, la seconda della Coppa Liburna Historic Regularity Rally, terza prova del Campionato Italiano di Regolarità a Media organizzato dalla Scuderia Falesia insieme ad Aci Livorno. E’ stato un fine settimana d’effetto, trascorso nella provincia livornese, ma “sconfinando” pure sulle colline pisane e nell’alta Maremma, per una competizione, l’unica della specialità che si svolge da sola (non al seguito di gare di rally come accade di consueto), la quale ha offerto spunti interessanti sia per la qualità ed il valore delle vetture in gara che per il livello dei partecipanti. Un evento definito “a diciotto carati”, che l’anno scorso, dopo 56 anni dalla prima edizione, ripropose il nome celebre “Coppa Liburna” in quelle che erano le sue strade, dove nacque e da dove prese il via una storia sportiva tra le più avvincenti al mondo, quelle strade dove vi si è tornati pure quest’anno, per la soddisfazione dei partecipanti ma anche degli appassionati e degli addetti ai lavori. Al via, tra i 28 iscritti, il “gotha” della specialità, andato a sfidarsi tra paesaggi da sogno, quelli della Toscana vera e ammaliante, su 13 prove speciali e ben 178 rilievi di passaggio in due giorni di gara. Il successo assoluto è andato agli svizzeri Christian ed Elena Bonnet, con la loro affascinante Alfa Romeo Giulietta TI. I portacolori della celebre Scuderia Grifone di Genova hanno completato l’intero percorso con 327 penalità. In seconda posizione si sono piazzati i capoclassifica provvisori del Campionato, vale a dire Paolo Concari e Cristiano Androvandi, con la Lancia Delta 4wd (348 penalità), compagni di scuderia dei vincitori. La prima tappa si era conclusa proprio con Concari al comando, al termine di una giornata tirata che aveva conosciuto diversi avvicendamenti al vertice, a partire dallo spunto iniziale di Tattini/Topi e la loro Lancia Fulvia Coupé, portacolori della Scuderia Falesia, per poi venire rilevati dai Bonnet nella fase centrale del confronto, leadership poi passata di mano all’imbrunire a Concari, andato al comando in coincidenza del penultimo rilievo cronometrico della prova “Castello di Segalari”. Alla ripresa delle operazioni della seconda tappa Bonnet è passato al comando, con Concari che lo ha tallonato costantemente e fino alla bandiera a scacchi la situazione è stata quella, con terzo assoluto poi arrivato il vincitore dello scorso anno, Marco Gandino, in coppia con Merenda, sulla Fiat Ritmo 130 Abarth, che hanno fissato la loro prestazione a 373 penalità. La quarta piazza assoluto è andata ad uno dei “top” a livello internazionale della regolarità, Paolo Marcattilj, con la Porsche 2.0 T, condivisa con il fido Francesco Giammarino. I due volte vincitori del FIA THRR avevano chiuso la prima porzione di gara in retrovia, fuori dalla top five, in sesta piazza, per poi riproporsi nella giornata conclusiva ai piedi del podio con 382 penalità, avendo ragione sia di Catanzaro/Beneduce (Mazda 323, 426 penalità). Non ha preso purtroppo il via alla gara Maurizio Verini, “stella” dei rallies anni settanta e ottanta. Il pilota ravennate di Riolo Terme, già Campione Europeo ed Italiano, che vinse la Liburna nel 1974 avrebbe dovuto prendere il via con una Fiat X1/9, che lo ha appiedato proco prima di partire con problemi alla frizione. Il percorso complessivo di gara non è stato uno scherzo, con 454,820 km totali in due tappe con 13 prove speciali un tracciato apprezzatissimo dai concorrenti che con la clemenza del meteo hanno potuto apprezzare le bllezze di questo scorcio di Toscana decisamente entusiasmante. Il percorso ha convinto ed anche la nuova location del “Quartier generale” ha soddisfatto, Il nuovo quartier generale, al “Paradu Ecovillage Resort”, mentre partenza ed arrivo sono state confermate a Bolgheri. La Coppa Liburna fa di nuovo parte del North-Center HRR Slam, di cui fanno parte altre gare di prestigio, come la Coppa Attilio Bettega, Elba Graffiti e Insubria Classic Rally.
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