Bilancio positivo per la settima edizione di Modena Motor Gallery che va in archivio dopo aver staccato oltre 11.000 biglietti d’ingresso, e dunque con un incremento di visitatori rispetto allo scorso anno.
Un successo che va a braccetto con la continua crescita del ‘salotto buono del motorismo d’epoca’, nato sette anni fa da una felice intuizione di Mauro Battaglia, AD di Vision Up, e che ogni anno diventa un appuntamento sempre più patinato ed elegante, dove vivere a 360 gradi la propria passione per le auto classiche.
Tanti i contenuti: dalle mostre tematiche sulle de Tomaso a quella sugli anni 1950-1940, con il felice inserimento, quest’anno di un’esposizione dedicata ai modelli futuristici di ieri e di oggi. E poi, ancora, la mostra mercato, la mostra delle supercar di Horacio Pagani, autentici capolavori in fibra di carbonio, ma anche le gare di regolarità come il “Gran Premio di Modena, sulle strade di Enzo”, evento dinamico organizzato dal Circolo della Biella e raduno delle A112 che ha siglato il record europeo ben 92 esemplari esemplari presenti, per la soddisfazione della Scuderia Modena Corse.
E poi ancora, memorabilia, ricambi, oggettistica, libri destinati a rievocare il passato di marchi gloriosi, ma anche esposizioni di quadri e opere d’arte a tema motoristico hanno trasformato per due giorni Fiera Modena in un luogo magico dove immergersi completamente nei propri sogni Modena Motor Gallery punta a diventare un luogo dove passare ore gradevoli tra il sogno di acquistare un’auto degli anni Sessanta, sfogliare un libro, ascoltare un personaggio famoso, ritrovare la vettura della propria infanzia.
Ben 750 le auto in esposizione: tutti modelli particolari e che hanno segnato la storia dell’automobilismo, con alcuni esemplari particolarmente preziosi. Basti pensare che la mostra Anni 50/90 era assicurata per 15 milioni di euro e comprendeva in tutto 11 auto e 11 moto. Un’auto da record? La Ferrari 275 GTS Spider del 1964, che ha un valore di 2.600.000,00 euro. Ma anche esemplari unici, come la Minardi MG 75, realizzata dal padre del fondatore della scuderia di F1 Gian Carlo Minardi, e dotata di un motore a 12 cilindri a V progettato da Gioacchino Colombo.
Tanti anche gli incontri nell’agorà di ACI Storico, con personaggi come Horacio Pagani e l’ingegner Mauro Forghieri, quest’ultimo protagonista di un inedito ’a tu per tu’ con alcuni studenti universitari di Unimore. Sul palco anche presentazioni di libri, come quello di Umberto Zappellon, ‘Ferrari – Gli uomini d’oro del Cavallino’ e di Daniele Buzzonetti, sulla Bugatti, una leggenda legata all’Italia.
La rinascita della De Tomaso
A Modena Motor Gallery sono state dati anche importanti anticipazioni, come quella lanciata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che ha rivelato la possibile rinascita della De Tomaso, lo storico marchio a cui dette vita l’imprenditore argentino nel 1959, proprio a Modena.
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