Si è tenuta, presso la sala conferenze del Centro Culturale Franzoni Auto
Divisione Classic di Brescia, una conferenza per tracciare la storia di
un modello, di casa Fiat, che si proponeva nel segmento premium delle
vetture di alta classe, la 130.
Relatore lo scrittore e giornalista Marco Visani che, cogliendo
l’occasione per presentare il suo ultimo libro dedicato alla Fiat 130, ha
coinvolto l’interessato pubblico in un percorso, corredato di foto e
annotazioni che hanno tracciato lo stato dell’arte che ha portato alla nascita
di questa vettura e le cause della sua estinzione, senza lasciare eredi. In
sala anche una Fiat 130 Coupè 3.200 automatica che per cambio provincia venne
ritargata a Brescia agli inizi degli anni ’90, ottenendo il numero della targa
dopo la sigla della Provincia …13032. Interessanti alcune precisazioni ed informazioni
riportate da Visani.
La Fiat
130 fu una vettura sollecitata dalla nuova dirigenza Fiat, in particolare dai
due fratelli Agnelli che ambivano a un’ammiraglia con quattro ruote
indipendenti e un motore prestigioso, con la quale fare concorrenza alle
Mercedes. Meno condivisa dall’Ingegner Giacosa, invece, che riteneva che la
Fiat dovesse continuare a specializzarsi nelle utilitarie e vetture medie e
sportive. Visani ha sottolineato come questa vettura, che nacque in soli 15
mesi, ebbe anche l’attenzione di avere un suo specifico motore 6 cilindri a V
di poco meno di 3.000 cc. progettato dall’Ingegner Lampredi, padre di tanti
motori di successo. Quindi, non vi è nessuna parentela tra la Fiat 130 e le
coetanee Fiat Dino Coupé e Spider che, come è risaputo, avevano un motore di
progettazione Ferrari. Confermato uno degli elementi caratteristici di questa
vettura, ossia il consumo importante per il quale si denunciavano 6 km/l. Non per caso, non è stato facile trovare Fiat
130 da esporre, in quanto abbiamo rilevato che fans di questa vettura hanno
dichiarato che avrebbero preferito venire alla conferenza in motocicletta per
risparmiare sul costo del carburante.
Infine
sono state esaminate alcune variazioni speciali fatte sulle Fiat 130, come le
due varianti station wagon. Una, per l’Avvocato Gianni, con le finiture in
legno sulle fiancate e quella, più sobria, per il fratello Umberto. Infine, da
tutti giudicata la migliore, la versione a 4 porte della coupé chiamata Opera,
nome che ben si addice a quella che avrebbe potuto essere la sostituzione della
4 porte con un’ammiraglia 4 porte coupé.
Ma la crisi economica del 1973, l’Iva pesante, per le vetture oltre 2.000
cc a benzina e un mercato quindi in recessione per questo segmento portarono
all’uscita di scena di questa bella vettura: “L’Ultima Ammiraglia”. Naturalmente alla fine si è brindato con “Bollicine
della Franciacorta” e un arrivederci al prossimo evento, previsto per il 19
ottobre con l’incontro con l’Ingegner Leonardo Fioravanti con “Il
Cavallino nel cuore”. Per seguire le attività del Centro Culturale Franzoni
Auto Divisione Classic : www.franzoniauto.com . Per iscriversi, gratuitamente,
al Centro Culturale è possibile contattare la segreteria: divisioneclassic@franzoniauto.it
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