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lunedì 15 aprile 2019

TRIESTE OPICINA HISTORIC


La Trieste Opicina Historic raggiunge ogni anno nuovi traguardi. L’edizione 2019 (agli organizzatori piace chiamarla così…) ha registrato ben 109 iscritti ,per quasi il 50% dall’estero, essendo la stessa inserita nel campionato internazionale AACC Alpe Adria Classic Challenge e carinziano KCC Kärntner Classic Cup come unica manifestazione che non si svolge in Austria.
Il Club dei Venti all’Ora, che è uno dei primi in Italia, fondato nel 1961, ha confezionato anche questa volta un percorso totalmente inedito che ha portato al sabato gli equipaggi sulle strade della Laguna di Monfalcone e Grado con poi una puntata in Slovenia per le prove a media imposta, ed alla domenica sul Carso Triestino. Come da tradizione del Club tutte le prove di precisione (73 tra sabato e domenica) sono state su strade secondarie bandendo zone industriali, piazzali e parcheggi.Il road book è stato particolarmente curato, con una grafica rinnovata e più leggibile.
Sabato mattina gli equipaggi hanno trovato in Piazza dell’Unità d’Italia un autobus storico che aveva, in passato, servito sulle strade cittadine, ad accoglierli per le verifiche amministrative e la consegna del materiale di gara. La gara è patita alle undici, ed ha affrontato subito la salita storica, con il suo susseguirsi di curve ancora impresse nella memoria degli appassionati: Curva degli Sposi, Masè, dell’Università e via via fino alla Faccanoni per finire all’Obelisco, ad una velocità però assolutamente diversa dal passato. Infatti la Trieste Opicina, grazie alla larga striscia d’asfalto, era soprannominata la Monza in Salita per le velocità che i concorrenti riuscivano a spuntare. I gruppi di prove di abilità era congegnato con alternanza di tratti corti a tratti più lunghi navigati. Il primo gruppo sul Carso Triestino, per poi scendere verso Monfalcone per la prima sosta prima di affrontare le “fatiche” di Marina Julia e Fossalon. I canali della Laguna hanno accolto i concorrenti con bellissimi scorci lacustri, e strade, anche sterrate, poco frequentate ed adattissime per i successivi due gruppi di prove a cronometro.
Dopo la sosta pranzo, in località Boscat, gli ultimi due gruppi di pressostati prima delle temute, da alcuni equipaggi, prove a media imposta che hanno percorso le colline della Grande Guerra fino a Gorjansko in Slovenia per l’ultima sosta organizzata dal Club Amico KraskiGadje, che nel 2012 ha organizzato la sfilata dei record con una colonna ininterrotta di 526 Alfa Romeo. Le tre prove erano alla velocità imposta di 36, 37 e 39 km/h. Velocità solo apparentemente lente, in quanto le strade percorse, con le innumerevoli curve e tornanti, hanno impegnato duramente i concorrenti.

Il sorriso sulle facce dei concorrenti all’arrivo ad Opicina, il borgo carsico che costituiva l’arrivo della gara in salita, ha subito  fatto capire agli organizzatori di aver fatto, ancora una volta, centro.

Ed una bellissima sorpresa è stata riservata ai concorrenti ad Opicina: Antonella di Lookmaker ha accolto gli equipaggi con una decina di modelle abbigliate e truccate in stile anni ’30. Il Consorzio Centro In Via – Insieme a Opicina ha poi organizzato la serata con la chiusura al traffico del borgo, un concorso per le vetrine a tema, ed il buffet finale che è stato coralmente preparato da tutti i ristoratori della cittadina.

La seconda tappa partiva di buon’ora per affrontare gli ultimi quattro gruppi di prove cronometrate, con una classifica ancora aperta pronta ad essere sconvolta con facilità in caso di minimo errore da parte dei pretendenti al titolo. Il Viale al Cacciatore era il teatro del primo gruppo: una strada di montagna, con i suoi quattro tornanti, che dal pieno centro cittadino porta all’altipiano carsico. Per l’occasione chiusa al traffico, era anche il teatro del Trofeo Mario Marchi, storico segretario del Club, premio ambito ai Soci del sodalizio. La seconda serie è stata disegnata all’interno dell’AREA Science Park, intorno alla prua della motonave Elettra, dalla quale Guglielmo Marconi effettuava i suoi esperimenti di trasmissione via onde radio. Dopo l’ultima sosta programmata a Repen, dove Elvis Krizman ha ancora una volta stupito con le sue rivisitazioni di specialità carsiche, i due ultimi gruppi di prove affrontate in apnea per non compromettere i risultati finora ottenuti, consolidando il vantaggio oppure cercando di sparare le ultime cartucce per risalire di qualche posizione in classifica.

All’arrivo in Piazza Unità un’altra sorpresa per i concorrenti, che sono stati accolti con due calici di Prosecco direttamente seduti in vettura. Durante il pranzo finale al ristorante dell’Savoia Excelsior Palace sulle Rive, la cerimonia delle premiazioni.

La classifica generale ha visto trionfare Carlo Rugo e Paola Varaschini del Club dei Venti all’Ora – Scuderia Regolaristi Friulani su Porsche 356 B T5 del 1961. Secondi Pippo e Topolino di Ruote del Passato su Lancia Fulvia Montecarlo e terzi Mazzalupi Saverio con il giovane figlio Luca su Innocenti Mini Cooper MK3.
Il Trofeo Mario Marchi, premiato dal nipote Giovanni Cortellino, è andato a Rugo/Varaschini; la Coppa Ada Pace, alla sua prima edizione e premiata dall’Assessore al Turismo del Comune di Trieste Francesca De Santis, ad Andrea Weber dell’ AM OTK Stari Kotaci di Zagabria su Alfa Romeo 2000 Berlina; la Trieste Opicina Young alla coppia Kershbaumer Lisa Maria e Unterfrauen Nadia del Veteran Car Team di Bolzano su Mercedes SL500. Le vetture Best of Show, elette ad insindacabile giudizio del Comitato Organizzatore sono state la Citroen DS21 Cabrio del 1968 e la FIAT Balilla del 1934.

Ma la Trieste OpicinaHistoric non è solo Classic. Per un pubblico più attento al turismo culturale ed anche enogastronomico, da vari anni viene proposta dal Club anche la Trieste Opicina Touring che, su un percorso assolutamente indipendente dalla manifestazione sportiva, salvo i posti di partenza e di arrivo, porta i concorrenti non interessati alle prove cronometrate a scoprire borghi e realtà culturali di primo piano della Regione Friuli Venezia Giulia. Quest’anno i turisti sono stati portati al sabato a visitare la scuola di mosaico di Spilimbergo ed alla domenica la Cava Gramar di Aurisina dove hanno potuto assistere anche alla lavorazione della famosa pietra.

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