Alla partenza si sono infatti ritrovati tutti i migliori top driver della specialità in cerca di punti preziosi per il campionato tricolore, primo tra tutti Mario Passanante che, con Elisa Buccioni, è nettamente in testa alla classifica grazie alle vittorie nelle ultime gare.
Quest'anno gli organizzatori, capitanati da Stefania Gubellini, hanno voluto, a ragione, cambiare completamente il percorso rispetto alla scorsa edizione, e così i concorrenti dopo il via da Zola Predrosa, appena fuori Bologna, si sono ritrovati a percorrere 185 chilometri tutti guidati sulle colline emiliane, con continui sali scendi più che divertenti, con passaggi tra il verde dei prati e dei boschi, con 63 prove cronometrate e 4 controlli orari lungo l'Appennino bolognese.
Una manifestazione che, anche da un punto di vista storico, deve segnalare la presenza di auto di pregio, come le Lancia Lambda anno 1929 di Belometti/Vavassori e Sisti/Gualandi le due Fiat 500 C di Zanasi/Paruzza e Spagnoli/Parisi, e che può contare sul patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Motorvalley, della Città Metropolitana di Bologna e dei diversi Comuni della provincia che hanno accolto l'evento. Una Targa AC Bologna che ha il merito di aver fatto scattare in Enzo Ferrari la scintilla della passione per le auto sportive e le corse automobilistiche. Infatti, come ha ricordato il presidente dell'AC Bologna Federico Bendinelli nella presentazione della manifestazione, lo stesso Drake nelle sue memorie ricorda che da bambino fu portato dal padre a vedere l'allora Targa Ac Bologna, corsa su strada, e che in quell'occasione gli nacque la passione per le auto e le corse. Così, per rinverdire i fasti di quella gloriosa targa AC Bologna di inizio secolo, i dirigenti dell'AC di Bologna sette anni fa hanno voluto ripresentarla in versione regolaristica; di anno in anno la manifestazione è cresciuta. E in questa edizione del 2019 gli organizzatori sono riusciti a mettere a punto una gara davvero splendida.
Il via è stato dato di prima mattina dall’Amatì Design Hotel di Zola Predosa e, attraverso le colline di Sasso Marconi è arrivata a Zocca, per scendere poi per le colline di Montombraro fino ad entrare nel Comune di Valsamoggia, dove sono state quindi toccate tutte le sue cinque municipalità: Savigno, Castello di Serravalle, Monteveglio in direzione delle colline di Crespellano e fino ad approdare a Bazzano, dove era previsto il pranzo di gara prima della ripartenza pomeridiana in direzione del rientro in albergo per l'arrivo finale.
Divertenti ed emozionanti le prove, che si sono susseguite in concatenata praticamente senza soste. Unico neo, come ormai spesso succede, la redazione della classifiche da parte dei cronometristi, che si sono protratte a lungo, ma di cui nulla possono gli incolpevoli organizzatori: e su questo ormai cronico problema, l'Acisport dovrebbe trovare qualche soluzione efficace, per non rovinare la festa finale e le premiazioni come accade ormai troppo spesso nelle gare del Cireas.
Alla fine, la classifica vede conquistare la vittoria assoluta di questa settima Targa AC Bologna la coppia Fontanella/Malta su Lancia Aprilia del Classic Team seguiti a sole quattro distanze da Belometti/Vavassoni su Lancia Lambda della Brescia Corse e Spagnoli/Parisi (Fiat 508) della Scuderia Franciacorta, Sisti-/Gualandi (Lancia Lambda e Passanante/Buccioni (Fiat 1100 ) che questa volta si sono dovuti accontentare della sesta piazza, davanti ai locali Zanasi/Paruzzi (Fiat 508), Aiolfi - Guglielmi (A112 Abarth) e Rapisardi/Piga (Fiat 125 Spyder) della Nettuno.
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