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lunedì 4 febbraio 2019

MONTE-CARLO HISTORIQUE: LA PARTENZA


CONTINUIAMO IL RACCONTO DEL "NOSTRO EQUIPAGGIO" AL MONTE-CARLO HISTORIQUE....
Gli eleganti cortili del palazzo del Senato a Milano hanno ospitato, Venerdì 1 febbraio, le oltre ottanta vetture che  prendono parte al Rally di Montecarlo Historique. Oltre alle sessantacinque auto che partivano da Milano, c’erano anche quelle partite da Atene il 31 gennaio che si sono aggregate per il percorso di avvicinamento che terminava a Buis Les Baronnies dove si ricongiungevano gli altri trecento equipaggi al via per iniziare le prove a media.

Il colpo d’occhio all’interno dei cortili era fortissimo, con le linee architettoniche dei fabbricati che si fondevano con quelle delle grintose vetture rendevano un piacere assoluto al numeroso pubblico che, nonostante la pioggia, non ha voluto mancare a questo appuntamento.

Anche Franco, nonno di Carlo Merenda che “naviga” Giorgio Schon, non ha voluto mancare nonostante i suoi 88 anni (89 a marzo), per sostenere il nipote ha sfidato neve e pioggia pur di essere presente.

La gara è partita alle 18:00 da Corso Venezia, di fronte alla sede dell’Automobil club di Milano che quest’anno compie 115 anni, per dirigersi poi nei pressi del Duomo dove si è tenuta la passerella con la presentazione delle vetture, anche qui difronte ad un numeroso pubblico, e poi via verso le Alpi dove la neve e le condizioni metereologiche tipicamente invernali attendevano i concorrenti. Che il Montecarlo Historique sia una gara affascinante ed attuale lo dimostrano, tra gli altri, due fattori: il numero dei partecipanti ed il pubblico.

Di Milano abbiamo già detto e dopo la prima giornata di gara possiamo affermare che anche i francesi “sentono” molto il fascino di questo evento.

Sulla prima prova ad esempio a Laborel gli abitanti salutavano i partecipanti  con un paio di striscioni e sotto un gazebo, con tanto di stufa a gas, per ripararsi e riscaldarsi dalle intemperie, mentre nel centro del villaggio La Motte Chalancon, oltre al gazebo, c’erano uno speaker con tanto di microfono e casse che commentava le auto che transitavano e poco più in la un barbecue con tanto di salsicce.

Anche a Crest molta gente, sempre sotto la pioggia, prima di arrivare a Valance fine di questa prima durissima tappa.

La gente è il filo conduttore di queste righe perché molte volte le manifestazioni di auto, ed in particolare quelle storiche, possono attrarre molte persone, muovere l’economia, creare cultura ed è importante  far si che tutto questo possa continuare

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