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martedì 6 marzo 2018

CRONACA DELLA WINTERACE: L’ORO E' DI SISTI




A sorpresa ritorna alla vittoria Sergio Sisti alla 6° WinteRace, prima prova del “Trofeo Superclassiche Cup 2018” indetto da ACI Sport. Con una Lancia Aprilia del 1937, in coppia con Anna Gualandi, il pilota del Classicteam si è aggiudicato il primo posto assoluto e l'esclusivo lingotto d'oro di 100 grammi messo in palio da Altesfere per questa splendida manifestazione che ha ravvivato con le sue auto storiche i bianchi panorami invernali di Cortina d'Ampezzo e delle Dolomiti. Sisti, che è ritornato sul podio più alto dopo un periodo di lontananza, ha battuto sul tempo Luca Patron con Massimo Casale sulla splendida Bentley 3 litre del 1925 e Antonino Margiotta e Valentina Lachiana su Volvo Amazon P 120 del 1958, che fino alla fine hanno combattuto per il podio.
Passaggi impervi, piste come toboga fra pareti di neve, lo scenario delle Dolomiti ed il glamour di Cortina d’Ampezzo hanno accompagnato i due giorni di questa garadi oltre 400 km conclusasi il 4 marzo che si avvia, toccato il traguardo della sesta edizione, a diventare una delle leggende sportive dell’automobilismo storico.
Dicono che la moda parli oramai inglese, ma nello stile e nell’ospitalità l’italiano la fa ancora da padrone, e non a caso a questa Winterace 2018 non sono mancati gli equipaggi stranieri: primi tra tutti gli argentini che con la coppia Salerno-Giorgetti su Porsche 911 S del 1970, che hanno vinto la speciale classifica a loro dedicata. Non sono mancati (e con coraggio, visto il freddo e la difficoltà di affrontare ben cinque passi alpini in un solo giorno di gara) gli equipaggi femminili, fra i quali ha primeggiato Bottini-Boscardin su Porsche 911 T del 1966. Per la speciale classifica scuderie, prima la Classicteam; premi speciali sono inoltre andati al driver Francesco Volpe su Porsche 356 per l'eleganza della sua vettura messo in palio dal brand svizzero di Alta Orologeria GIRARD-PERREGAUX (un cronografo "Competizione Stradale"), a Canè-Galliani, Salvinelli-Ceccardi e Fontanella-Covelli, primi tre nelle prove sul passo Giau (Trofeo MA-FRA), all’equipaggio Gaggioli-Pierini, primo della prova del Passo Falzarego s(Trofeo Toulà, storico ristorante di Cortina d'Ampezzo), agli equipaggi Fontanella-Covelli, Patron-Casale e Sisti-Gualandi, primi alle prove di Dobbiaco (Trofeo Franz Kraler).
Classifiche speciali anche per gli equipaggi su Porsche storiche e moderne: al 1° Classificato della 3° Porsche WinteRace, il team Narducci-Spalazzi Caproni,è andato il modellino della "scultura 911" in pregiata fusione alluminio (edizione limitata a 911 pezzi), messo in palio dal Centro Porsche Padova, mentre Porsche Italia ha premiato il primo equipaggio Porsche della WinteRace storica, Nobis-Mambrini, su Porsche 356 B Coupé del 1960, con un trofeo esclusivo che riproduce la scultura denominata "Inspiration 911" che si trova nella PorschePlatz di Zuffenhausen.




Due i giorni intensi di emozioni per questa gara che è partita venerdì mattina 2 marzo dal “cuore” di Cortina e che, per la complessità del percorso e per le difficoltà in prova può ben dirsi una “classica” che premia l'equipaggio più completo a 360°. Alla partenza, sul palco allestito in Corso Italia, tanti i vacanzieri incuriositi dal rombo dei motori, non ostante le temperature polari: circa cinquanta le auto costruite entro il 1976 che hanno preso il via, seguite da una ventina di sgargianti Porsche moderne.
Il percorso prevedeva le prime prove speciali sul manto di neve presso Dobbiaco (in totale saranno 60 le prove cronometrate al centesimo di secondo con applicazione dei coefficienti di anzianità della vettura, e sei le prove a media da disputare, con 12 rilevamenti segreti al decimo di secondo); poi una sosta alla sede della Loacker con controllo orario e via verso il vecchio confine con l’Austria. Altre prove speciali e a media imposta e poi la sosta per il pranzo presso il Grand Hotel Lienz. Dopo una veloce passeggiata per ammirare le bellezze di Lienz (le mura, il castello) ed i luoghi simbolo di una storia più recente (il museo russo-cosacco) la gara proseguiva per Obertilliach e, dopo ancora una serie di prove a media, il ritorno in Italia con controllo orario presso il Luxury Multibrand Franz Kraler, e quindi le ultime prove cronometrate a Misurina, sotto la prima vera nevicata di questa indimenticabile giornata. La classifica nel primo giorno di gara vedeva già qualche top driver irrimediabilmente indietro, e così primi posti erano presi da Sisti/Gualandi davanti a Fontanella/Covelli.
Sabato 3 Marzo la competizione si faceva sempre più agguerrita: cinque i passi alpini da valicare, dopo la consueta partenza da Corso Italia a Cortina: passaggi, con prove a velocità imposta di 40 km/h. sui Passi Falzarego e Valparola e ancora, dopo il transito per Corvara in Val Badia, il Passo Gardena passando per Ortisei, dove si disputava un’altra serie impegnativa di prove speciali. Pausa pranzo a Bressanone, in Piazza Duomo in una splendida osteria (la sede di una antica mescita del vicino Convento) e ripartenza finalmente sotto un accenno di sole. Nel pomeriggio, a Terento le altre prove cronometrate, a cui facevano seguito quelle di Casteldarne, per arrivare a Chienes in Val Pusteria. Ancora un attraversamento di Corvara, dopo il controllo orario, ed infine le ultime prove sul Passo Campolongo e sul Passo Giau con i suoi tornanti per esaltare l’abilità di guida dei piloti. Infine il rientro a Cortina d’Ampezzo, sempre in Corso Italia, per la presentazione finale delle auto e degli equipaggi. La Manifestazione si concludeva nella serata di sabato con la cena di chiusura e la Cerimonia di Premiazione presso la Sala Dolomia del Grand Hotel Savoia.
Panorami fiabeschi hanno accompagnato gli equipaggi che hanno sfidato i rigori di questa assai lunga stagione invernale, premiati per il loro coraggio da una splendida accoglienza e da una impeccabile ospitalità. Giusta dunque e condivisa la soddisfazione a fine gara. “Sono molto soddisfatta per com'è andata questa sesta edizione" ha infatti commentato Rossella Labate, presidente del Comitato Organizzatore, "il meteo ci ha graziato e ha permesso agli equipaggi di godersi i meravigliosi paesaggi di questa due-giorni di gara; la passione per le auto storiche che accomuna tutti i partecipanti e l'esclusività delle location scelte ha confermato il successo questa manifestazione."

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