Correre, viaggiare, a due o a quattro ruote, meglio se d’epoca. Percorrere strade sconosciute, alla ricerca delle sfide e dell’avventura. Questo blog è dedicato a tutti quelli che hanno un’auto o una moto, e una storia da raccontare. Perché non si stancano mai di esplorare il mondo.
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martedì 17 ottobre 2017
MITTELEUROPEAN RACE NON SOLO NEL NOME
Mitteleuropean Race di nome e di fatto. Nello spirito, nei partecipanti e nel percorso, la seconda edizione della Mitteleuropean Race, gara di regolarità classica per auto storiche che si è svolta a Trieste nel fine settimana del 13-15 ottobre, aveva infatti tutte le caratteristiche di un appuntamento europeo. Una manifestazione che mancava nel novero di quelli che possono a giusto titolo nominarsi grandi eventi per le auto d’epoca. Partire da Trieste, città che ha conservato tutto il suo fascino asburgico, per varcare il confine che guarda a est, o attraversare i vigneti del Collio, la Toscana del Friuli, proporre più di ottanta prove speciali, inserendo fra le Classiche al cronometro anche alcune prove a media, è il metodo ideale per attrarre equipaggi italiani e stranieri accomunati dalla medesima passione. E non è un caso, quindi, che fra gli intervenuti ci fossero numerose presenze d’oltralpe, soprattutto tedesche e slovene, ma non solo. C’erano anche tre equipaggi argentini che, come alla Mille Miglia, sono una presenza costante nelle gare di regolarità italiane.
E oltre agli equipaggi, anche le veterane intervenute erano auto d’eccezione, presentate una per una nel corso della sfilata di partenza e poi rimaste esposte all’ammirazione del pubblico in piazza Unità d’Italia, vero e proprio “teatro” della città di Trieste. Fra le auto più ammirate al primo posto l’Alfa Romeo 6C 1750 GS Aprile dell’architetto Corrado Lopresto, famoso appassionato che può vantare una delle più grandi collezioni di auto d’epoca premiate nei più famosi concorsi d’eleganza. Altrettanto ammirata la splendida Fiat 508 S Balilla Sport del 1934 dei vincitori, la coppia Vesco/Guerini che quest’anno hanno conquistato il podio nelle più famose gare di regolarità per auto storiche, Mille Miglia in primis, e poi la Coppa Valli Bresciane, il Trofeo Foresti, il Terre di Canossa e il Trofeo Nuvolari, e la Amilcar del 1926 di Gatta/Piccinelli.
Strade meravigliose baciate da uno splendido sole che ha accompagnato i concorrenti dal primo all’ultimo giorno. Due le tappe di gara, per una lunghezza totale del percorso di 330 chilometri lungo il quale sono state previste 81 prove cronometrate delle quali ne sono state effettivamente disputate 76 mentre le 2 prove a media si sono svolte regolarmente. Si è trattato senza dubbio di un impegno notevole per i partecipanti alla gara di regolarità; a detta degli specialisti della disciplina, tenere la media richiesta è stato a volte difficile data la complessità delle strade.
Prima tappa di gara tutta sul Collio, attraversando i boschi e le colline del goriziano rese amabili dai colori dell’autunno. Vigneti e prati a coronare i passaggi delle vetture su strade deserte, ideali per le serie concatenate di prove speciali che hanno permesso di esaltarsi alla guida. Nella seconda tappa c’è stato lo sconfinamento in Slovenia con soste a Portorose e Pirano. A seguire la gara, uno spettacolare raduno di Alfa Romeo 4C, grazie alla presenza di Alfa Romeo, main sponsor dell’evento. Lungo il percorso dei due giorni di gara sono stati assegnati anche tre trofei. Quello intitolato al Comune di Cormons è andato alla coppia Baldissera-Covaz su Lancia Fulvia Montecarlo. Il Trofeo Portopiccolo se lo sono aggiudicati Cicuttini-Castellano su Alfa Romeo Giulia TI e il Trofeo Venica&Venica se lo sono portati a casa Vesco-Guerini su Fiat 508 S Balilla Sport. Dei 27 equipaggi che hanno superato le verifiche, se ne sono classificati 25. Molto soddisfatto Riccardo Novacco “anima” della gara assieme a Maurizio De Marco e Susanna Serri. Ora si profila la terza edizione, quella del 2018. I tempi di organizzazione si potrebbero accorciare perché non si esclude l’anticipazione a giugno dell’evento, nell’ambito di una kermesse motoristica che potrebbe coinvolgere l’intera città di Trieste. L’organizzazione può sicuramente contare sulla voglia del comune di Trieste e in particolare del suo sindaco Roberto Dipiazza, affiancato dall’assessore al turismo Maurizio Bucci, di continuare ad ospitare un evento di alto livello che porta nel mondo il nome e le bellezze della città e del territorio. Assolutamente suggestiva la cena medioevale al Castello di San Giusto riservata agli equipaggi il sabato sera. Le premiazioni si sono svolte all’Hotel Savoia a cura di Stefano Ceiner. L’auto tra le più ammirate se non la più ammirata è stata l’Alfa Romeo 6C 1750 GS Aprile dell’architetto Corrado Lopresto, un personaggio conosciuto in tutto il mondo per aver trasformato il restauro di vecchie auto in un’autentica arte.
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