Correre, viaggiare, a due o a quattro ruote, meglio se d’epoca. Percorrere strade sconosciute, alla ricerca delle sfide e dell’avventura. Questo blog è dedicato a tutti quelli che hanno un’auto o una moto, e una storia da raccontare. Perché non si stancano mai di esplorare il mondo.
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mercoledì 6 aprile 2016
VALLI E NEBBIE 2016: LA FEDELTA’ PREMIA GLI ORGANIZZATORI
Sono tanti i chilometri che separano Ferrara da Sciacca, ma al duo siciliano Filippo Becchina e Vania Amabile che hanno conquistato il primo posto e il bellissimo trofeo “Valli e Nebbie” domenica 3 aprile, devono essere sembrati pochi. E non solo per la gioia della vittoria, visto che hanno assicurato che torneranno sicuramente per disputare l’edizione del 2017.
Ma non sono i soli. Tanti i fedelissimi del Valli e Nebbie che anno dopo anno ritornano per partecipare a questa gara che, come ha ammesso lo stesso presidente ASI Avv. Roberto Loi, incarna pienamente lo spirito dell’ASI, fatto di valori sinceri come l’amicizia, l’amore per la cultura e il territorio, la tutela di un patrimonio storico, quello delle auto d’epoca, che non va sminuito dagli antagonismi o dalle esasperazioni agonistiche.
Sono poche infatti le manifestazioni che arrivano al traguardo della ventisettesima edizione senza mai ripetersi, brillante come sin dalla prima edizione del 1990, voluta dall’allora presidente del Club Officina Ferrarese Giulio Felloni e portata avanti negli ultimi anni dal suo successore Riccardo Zavatti assieme a tutto il gruppo di amici del Club, sempre sostenuta da tanti partecipanti che ritornano fedeli anno dopo anno, per apprezzare il meglio dell’ospitalità emiliana.
Era affascinante vedere, esposte nella Piazza del Castello,ai piedi della fortezza estense, l'incredibile patrimonio di auto storiche giunto qui a Ferrara. Prime fra tutte le tre Bugatti Type 13, 35 e 37, giunte per partecipare al raduno nazionale della marca che proprio qui a Ferrara iniziò la sua avventura nel 1900, grazie ai finanziamenti che la famiglia ferrarese Gulinelli assicurò a Ettore Bugatti e al padre Carlo.
Immancabili poi le Jaguar, soprattutto le XK 120 nelle varie versioni, ed ancora: Lancia Lambda, OM, Dodge, Riley Brooklands, Alfa Romeo 1900 coupé e cabrio, insieme a tante altre.
Ma ad affascinare i sessanta concorrenti al via è stato sicuramente il percorso della gara, ritagliato a misura delle auto più vintage.
Il programma è iniziato il venerdì pomeriggio con una visita guidata al quartiere medievale della città ed ai luoghi “Bassaniani” per ricordare i 100 anni dalla nascita del ferrarese Giorgio Bassani, autore del celebre “Il Giardino dei Finzi Contini” portato sugli schermi da De Sica.
Sabato, con il diradarsi delle attese nebbie mattutine, il programma prevedeva dopo il via da sotto le mura del Castello Estense il passaggio per Gaibanella e la sosta al Golf Club di Argenta (che ha riservato una splendida accoglienza alle auto d’epoca) per poi arrivare alle valli del delta del Po e all’Oasi faunistica di Boscoforte, sorprendente tempio della natura che conserva immutati e protetti paesaggi e ambienti lacustri fermi da secoli. Poi il passaggio per Comacchio ed i lidi ferraresi per concedersi una sosta pranzo (immancabilmente a base di pesce) al Lido di Spina.
Nel pomeriggio ancora una piacevole escursione nelle dolci campagne e fra i frutteti in fiore di Migliarino e Masi Torello (con le prove di precisione al cronometro a lancette, l’unico strumento ammesso per la gara) ed infine l’arrivo a Ferrara nella piazza del Castello, dove le auto sono state lasciate in parco chiuso per poter essere ammirate.
Nei monumentali sotterranei del Castello Estense, ambiente reso esclusivo da un sapiente tocco architettonico, alla presenza del presidente ASI Roberto Loi sono stati festeggiati i 100 anni dalla nascita di Ferruccio Lamborghini, originario di Cento in provincia di Ferrara. A presentare le iniziative per i festeggiamenti c’era il nipote di Ferruccio, che ha ricordato le gesta del grande costruttore e presentato la creazione del Museo dedicato alle sue celebri auto.
Domenica 3 aprile la seconda e ultima tappa del Valli e Nebbie, con la partenza da Piazza Castello ed il percorso verso San Bartolomeo in Bosco e Passo Segni per il transito sul ponte Bailey, quindi un tuffo nel medioevo con la visita al Castello di San Martino in Soverzano che ha accolto gli equipaggi all'interno della splendida cinta muraria, ed infine la visita alla strategica struttura del Comando Operazioni Aeree (C.O.A.), dell'Aeronautica Militare Italiana e della NATO, prima del ritorno a Ferrara per il traguardo conclusivo ed il pranzo, seguito dalle premiazioni nella sala del ridotto del Teatro Claudio Abbado.
Tanti i premi per i partecipanti, oltre a quello per il primo posto assoluto, andato come detto alla coppia siciliana Becchina/Amabile su Porsche 356 B.
Premi anche al podio delle singole categorie, che hanno visto la vittoria di Franco Majno su Bugatti T13 per la categoria Vintage (che ha festeggiato con il tradizionale brindisi “Vive la marque!”), mentre per la categoria Post Vintage il primo posto è andato all’equipaggio Torti/Cappellini su Singer “Le Mans”. Primo posto (e secondo in classifica generale) per l’equipaggio mantovano Reggiani/Manenti su Jaguar XK 120 SE e ancora Becchina/Amabile (premiati anche come equipaggio arrivato da più lontano) per la Post Classic, infine per la categoria Modern primo Primi/Battistel su Mercedes 280 SL. A Gargnani/Gargnani invece è andato il premio ed il primo posto nella particolare gara al cronometro fra le Golf Car del Golf Club di Argenta. Premi speciali e riconoscimenti in ceramica ferrarese anche ad altri partecipanti, fra cui il giornalista belga Dirk De Jager.
Alle premiazioni il presidente Riccardo Zavatti ha ringraziato tutti gli amici (con un plauso particolare ai tanti soci che lo hanno aiutato per rendere sempre impeccabile l’evento) e gli sponsor, ed ha annunciato una prossima edizione del Valli e Nebbie ancora più affascinante, ricordando che Ferrara tornerà ad essere protagonista delle auto storiche giovedì 19 maggio con il passaggio attraverso la città della Mille Miglia, di cui il Valli e Nebbie può essere considerato il prologo ideale.
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