E' stata una 19/ma edizione della Ruota d’Oro storica che si è corsa a Cuneo, avvincente anche con la pioggia.
Il tempo non proprio favorevole infatti non ha fermato l’entusiasmo dei partecipanti che hanno affrontato i 300 km della gara con determinazione e spirito di avventura, con la notte e la pioggia che hanno caratterizzato parte della manifestazione organizzata dalla Scuderia del Veltro. Il sole dei sabato mattina in piazza Galimberti faceva ben sperare e nonostante tutto i 150 km della prima frazione sono andati bene, anche se qualche guasto meccanico ha messo subito fuori gioco alcuni equipaggi tra cui Perno - Cerrato tra i favoriti. Emozionante la ronde notturna di circa 40 km con le luci dei fari che davano un tocco pionieristico ed aumentavano le difficoltà della guida tanto che ci sono stati molti rimescolamenti nella classifica. La domenica un violento temporale ha accompagnato la carovana da Alba a Cuneo (altri 100 km), dove un timido sole dava il benvenuto al traguardo.
Suggestivi i paesaggi ed i Borghi attraversati hanno accolto gli equipaggi e, le attente Amministrazioni Locali Sindaci in testa, hanno voluto essere presenti di persona a salutare ed offrire gadget e opuscoli di promozione turistica, in particolare Dogliani e Diano d’Alba.
Edizione, la diciannovesima alle quale hanno partecipato molte donne, oltre trenta, con sette equipaggi completamente femminili, e tanti giovani, alcuni dei quali provavano per la prima volta a questa esperienza.
Altrettanto vario il parco macchine con alcune rarità come la Ford A roadster del 1929 di Gianmaria Aghem e Graziella Conti terzi al traguardo con una vettura certamente non facile da guidare su percorsi tortuosi e con dislivelli anche impegnativi per una macchina che eroga 40 CV nonostante i 3,3 litri di cilindrata, la FIAT Zanussi 750 Barchetta MM del 1948 di Minussi Corrado e Cervara Elisa decimi assoluti, quarantesima alla Mille Miglia 2015, la Morgan 4/4 sport del 1966 di Lazzari Wild Gloria e Paghera Merli Giovanna venticinquesime, l’OSCA 1600 GT2 del 1963 di Barni Luca e Giorgio undicesimi, per poi passare alle più conosciute Alfa Romeo, Lancia FIAT, Autobianchi, Mini, Mercedes, Porsche, con modelli sportivi di tutto rispetto.
In cima alla classifica una Autobianchi A 112 Abarth dell’equipaggio Boracco Bossi e la Innocenti Mini Cooper della coppia Colombo - Bestetti. Tra le dame prime Serena VIgada e Vincenza Bagnasco su Porsche 356B del 1959.
“Vittima illustre” delle noie meccaniche anche il torinese Bruno Perno, tra i candidati alla vittoria finale, che molto sportivamente è andato a recuperare un’altra auto per proseguire anche se fuori classifica. A Lui è andato il premio speciale alla memoria del dott. Guglielmo Vigada messo in palio dalla famiglia, per l’assidua presenza alle edizioni passate oltre che per l’amicizia consolidata in anni di frequentazione alle manifestazioni di regolarità. Il premio “Ruota della Vita” è andato alle sorelle Milone su Lancia Fulvia 2C che per la prima volta si cimentavano in quest’esperienza in ricordo del papà prematuramente scomparso al quale il premio era quest’anno intitolato. Per la Veltro primo posto per Carlo Merenda e Serena Mattalia su A112 Abarth, seguiti da Furio Pellis e Assunta Pinotti su Alfa Romeo GT 1600, terzi Grosso Gianpiero e Danilo su FIAT 124 Abarth.
Per ulteriori informazioni www.ruotadoro.it; www.scuderiaveltro.it
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