Prima prova in Trentino, dunque, con la classica gara di apertura della stagione agonistica della Scuderia Trentina Storica: il Trofeo Primavera. La gara, giunta quest’anno alla sua ventesima edizione, si è disputata sabato 11 aprile ed ha visto al via una cinquantina di equipaggi. Teatro di gara gli incantevoli scenari della Piana Rotaliana e della Val di Non e come sede di partenza la bella struttura della cantina Rotari a Mezzacorona che ha ospitato i partecipanti ed ha messo in palio per la prima volta la speciale Coppa Rotari, destinata al vincitore della manifestazione. Nella sede della cantina si sono svolte anche una serie di prove di precisione al centesimo di secondo, l’arrivo finale e l’affollata cerimonia di premiazione.
Al via di questa prima prova del Criterium dell’Orologio anche tanti ‘prof’ della regolarità, ma soprattutto driver che per la prima volta si sono avvicinati a questa specialità, attirati dalla formula di gara: una competizione concentrata tutta in un giorno, con tante prove per far divertire tutti, e soprattutto un costo di iscrizione di solo cento euro, prezzo contenuto che si è rivelato decisivo per il successo di questo challenge nato come un campionato sociale dell’A.M.A.M.S. e diventato ormai un vero e proprio piccolo-grande campionato che attira concorrenti da tutto le regioni vicine, compresi anche driver affermati della specialità.
E così, come da pronostici della vigilia, al termine delle quaranta prove di precisione in programma l’hanno spuntata i top driver portacolori del club Ruote a Raggi, i parmensi Fontana-Piga, Lancia HF del 1970, che hanno preceduto sul podio Scapinello-Marinoni, Mini De Tomaso del 1978, in gara con i colori dell’A.M.A.M.S, e la A 112 Abarth dei compagni di club Iotti-Aimi, giunti terzi. In quarta piazza nella classifica generale si sono classificati Colombo-Moretti, Fiat 1100/103 Tv del 1956, che hanno preceduto Pasinato-Prati, Lancia Fulvia Montecarlo del 1975, Fattorelli-Beghini, Alfa Romeo Spider Veloce del 1971, Picco-Petrani, Porsche 911 del 1971, Belloli-Belloli, A 112 Elegant, Salvetti-Agosti, A 112 Junior del 1984, e Scapin-Morandi, Audi 100 Coupè del 1971 che hanno chiuso la “top ten”. Primo club classificato l’A.M.A.M.S. di Mantova, mentre la classifica femminile ha visto primeggiare Guendalini-Caprara su Fiat 850.
Bellissimo il percorso della gara di un centinaio di chilometri, tutto concentrato nella storica Piana Rotaliana, l’antico Campo di Rutiliano in cui, sin da epoca romana, si coltivava la vite e si facevano ottimi vini. Vini classici del Trentino che hanno dato i nomi anche alle singole serie di prove speciali: Traminer, Lagrein, Teroldego, ciascuna con in premio l’omonimo vino per il concorrente meglio piazzato.
Dopo lo start dalla cantina Rotari-Mezzacorona, gli equipaggi hanno attraversato i paesi di Denno, Tuenno e Cles, salendo verso la Val di Non per arrivare all’ora di pranzo al ristorante Victory a Dermulo tappa finale della prima parte della giornata. Nel pomeriggio i concorrenti si sono diretti verso l’altra sponda del Noce per rientrare successivamente verso i paesi di Mezzolombardo e Mezzocorona, spartiacque un tempo fra le comunità di lingua italiana e quelle di lingua tedesca. Nel sito industriale della Valman si sono disputate le ultime prove di precisione con i pressostati e da lì, in pochi minuti, l’arrivo finale al primo pomeriggio nel piazzale della cantina Rotari-Mezzacorona dove i concorrenti, nell’attesa delle classifiche, hanno partecipato ad una interessante visita guidata alla cantina ed hanno potuto degustare gli spumanti ed i vini D.O.C. del territorio.
Nell’originale scenario architettonico delle sale interne della Cantina Rotari si sono svolte infine le premiazioni. E tanti anche i premiati, in virtù dello speciale regolamento di questo campionato, che privilegia i classificati con una media superiore alle sei penalità di media; oltre ai premi assegnati a tutti i vincitori dei singoli gruppi di prove.
La Coppa Primavera è stata anche il debutto per la nuova dirigenza della Scuderia Trentina Storica, promossa sul campo per la buona riuscita della manifestazione, che con il suo neo-presidente Zobele ha voluto ringraziare i partecipanti e lo staff dell’organizzazione, dando appuntamento a tutti per la 30° edizione della Stella Alpina, una ‘super classica’ di metà luglio che avrà un percorso rinnovato, ma che si correrà come sempre su 99 prove, con la tappa centrale di sabato 11 luglio che attraverserà ben dieci passi alpini.
Da parte di Claudio Scapinello, organizzatore del Criuterium dell’Oroglogio, appuntamento ai concorrenti per la gara in Franciacorta del 10 maggio.
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