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domenica 22 febbraio 2015

Qualcosa in più sulla XXII° Coppa Città della Pace



E' stata una gara dinamica e divertente, impegnativa quanto basta ma sufficientemente scorrevole per non generare intoppi , questa XXII° Coppa Città della Pace conclusasi il 21 febbraio a Rovereto, seconda prova del Campionato italiano CSAI di regolarità. E questo a detta di molti concorrenti a fine gara, primi fra tutti i vincitori Margiotta-Perno.


La loro è stata una vittoria conquistata senza lasciare spazio agli avversari  Con un'auto esordiente nella regolarità e non particolarmente adatta ai percorsi tortuosi ma stupenda per linea (una Volvo PV 544 Sport) , quest’anno i due portacolori del Volvo Club sono partiti col piede giusto. Secondi alla Winter Marathon, hanno conquistato il podio in questa gara sempre impegnativa (più di 180 i km di percorso, con alcuni passaggi resi scivolosi da una improvvisa nevicata) e molto combattuta, visto che i primi trenta in classifica hanno tutti fatto segnare medie inferiori ai cinque centesimi di secondo. Ieri, particolarmente in forma, il re della "regolarità" Margiotta ha inflitto al secondo classificato, il duo Zanasi-Bertini della scuderia Classic Team Eberhard su A 112 Elite, ben venti centesimi di distacco.

Sul podio al terzo posto il sempre sorridente Giuliano Canè in coppia con Lucia Galliani sulla Lancia Aprilia, portacolori della Loro Piana Classic, che hanno conquistato il terzo posto nella classifica Top Car, in cui la vittoria è andata al duo vicentino Patron-Casale che si è aggiudicato il bellissimo quadro realizzato dall’artista Andrea Bertolini, simbolo della manifestazione. Un quadro che ricorda nello stile i pittori avanguardisti del novecento, con cui Rovereto, patria di Fortunato Depero, ha un forte legame.


E Rovereto, con il suo centro storico, è stato il centro pulsante della manifestazione, con il passaggio dalla centralissima Via Roma dopo la partenza di gara dall'Hotel Nerocubo, e la conclusione del primo e secondo settore di gara. Così come un monumento simbolo della città, il Sacrario Militare della prima Guerra mondiale, dove si sono svolte alcune prove cronometrate.
Ben studiato e inedito anche tutto il resto del percorso di gara, con una prima tappa che ha toccato la Vallagarina ed il lago di Cei, ed una lunga seconda tappa che dopo il passaggio per Volano, Aldeno e Trento ha seguito il percorso della mitica corsa in salita Trento-Bondone fino a Sopramonte. Da qui, il passaggio lungo le sponde del lago di Lamar coperto di ghiaccio.
Ottime anche le scelte enogastronomiche, con la sosta-aperetivo presso la Cantina Vivallis e il pranzo tipico al Bar Christian in centro a Rovereto. A caratterizzare fortemente la gara, poi, la serie di prove cronometrate sul percorso semisterrato della base della protezione Civile di Marco (Rovereto), uno dei maggiori centri di coordimaneto delle emergenze in tutta Italia, e la calorosa ospitalità degli alpini dei Nuvola, che hanno ospitato i concorrenti con una graditissima cena a base di specialità locali. A loro ha rivolto un particolare ringraziamento l’organizzatore Luca Manera della Scuderia Adige Sport insieme a tutto il suo staff per l’accoglienza.

Stupende le molte (erano più di ottanta) le auto storiche in gara: dalle Lancia Aprilia alla Fiat 508 Balilla Sport, una rara Renault 4 CV e fra le più recenti, le Porsche 356, 911 e le Lancia Fulvia HF e 1300.

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