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venerdì 12 settembre 2014

Trieste-Opicina Historic: alle spalle di Trieste e non solo





Tutta in una giornata, ma stupenda, l'edizione 2014 della Trieste - Opicina, gara storica di regolarità classica oganizzata dal Club dei Venti all'Ora. Sabato 30 agosto il Golfo di Trieste ha regalato agli oltre 50 partecipanti una giornata di quelle limpide, pulite, ccome solo dopo una spazzata di bora si possono godere.

Condizioni ideali, quindi, per rallegrare e affiatare i partecipanti, alcuni dei quali sempre intervenuti alle passate edizioni, e quindi particolarmente sorpresi per il cambio del programma di questa edizione, non più articolata su due giorni ma su uno solo. Una scelta comunque azzeccata, sia per attirare più iscrizioni con un costo davvero interessante, sia per permettere agli equipaggi di arrivare anche da più lontano in questa città, spesso dimenticata dalle rotte turistiche. E l'obiettivo è stato centrato: più di 50 gli equipaggi che si sono messi in gioco per questa competizione condotta secondo le regole dell'ASI, con tre equipaggi stranieri fra quelli venuti da più lontano.

Il fatto che Trieste sia stata, in tanti periodi storici, un territorio segnato da guerre e tensioni di confini è stato uno degli elementi storici che hanno contraddistinto questa Trieste-Opicina. Luogo scelto per le verifiche e per la partenza è stato infatti l'antico complesso della vecchia stazione ferroviaria di Campo Marzio, un tempo punto di partenza delle linee ferroviarie verso l'Istria e abbanonata alla fine della seconda Guerra mondiale per lo spostamento delle frontiere, ed oggi recuperata come sede di un interessante museo ferroviario. Una scelta che ha dato un tocco di vera originalità alla manifestazione, ed ha arricchito di contenuti storico-turistici questa gara, che già in sè è comunque ricca di riferimenti storici. Rievoca, infatti, a Trieste-Opicina: una gara in salita fra le più conosciute e apprezzate in Europa negli anni '50, che da Trieste arrivava ai contrafforti del Carso attraversando le colline che salgono ripide verso gli altopiani che sovrastano Trieste.


Il percorso originario, che attraversava i paesi di Rupingrande e Rupinpiccolo per arrivare a Opicina ha costituito il primo, divertentissimo tratto di questa rievocazione in chiave storica, ed ha regalato panorami mozzafiato alle auto partite sabato mattina dalla Stazione di Campo Marzio, che hanno attraversato dopo la partenza e prima della ripida salita a Opicina, le Rive triestine con la folla schierata ad ammirar i gioielli storici intervenuti alla manifestazione. Indiscutibilmente di prestigio le auto intervenute, con alcuni pezzi unici, come le Stanguellini, le MG e la Puch 500 che aveva partecipato negli anni '50 alla Trieste-Opicina vera.

Divisi in due gruppi i partecipanti: i "Competitivi" in lizza per l'aggiudiazione del premio al vincitore della gara di regolarità e del trofeo Memorial Mario Marchi riservato al primo classificato nelle prove "brevi", e gli altri, che hanno partecipato alla gara sullo stesso percorso, senza affrontare le prove a cronometro.

Ed anche per la scelta del percorso va il plauso agli organizzatori: dopo la salita ad Opicina per questa edizione era previso il passaggio sulle strade della montagna verso Gorizia e oltre, lungo una provinciale poco praticata, che domina il golfo e regala scorci di panorama, complice anche la giornata limpida, dalle Alpi fino al mare. Dopo una sosta a Gorizia, tappa di chiusura del primo settore di gara, le auto sono entrate poi in Slovenia per l'ex valico di Nova Gorica, per proseguire poi fino al rifugio Solanje fra boschi e vedute suggestive su piccole valli disabitate: solo qualche casa e pochi paesi rimasti fermi nel tempo. Dopo la sosta a Solanje, termine della seconda tappa e dopo un ricco ristoro, la discesa verso un altro luogo della memoria storica: Caporetto (oggi Kolovac, in Slovenia), lungo una strada panoramica che corre in costa lungo le ex postazioni di guerra italiane, con le trincee ancora visibili lungo il percorso. Dopo il passaggio per Kolovac, la gara è proseguita verso Udine, dove l'arrivo delle storiche è stato festeggiato anche dai partecipanti e dai curiosi venuti a vedere l'arrivo del concomitante rally delle Alpi Orientali. Anche questa una scelta oculata degli organizzatori, che unendo il traguardo delle due manifestazioni hanno attirato tanti spettatori per il passaggio delle vetture della Trieste - Opicina , transitate sul palco delle più moderne Rallyste con la stessa dignità delle auto da corsa,ed anzi, suscitando a volte anche maggior cursiosità.

 Gara svoltasi fino alla fine con grande sportività e grande qiualità agonistica, anche per la tecnicità delle prove cronometrate, caratterizzate dall'alternanza di percorsi brevi e lunghi (le prove brevi, come detto, hanno determinato l'assegnazione del Trofeo Memorial Mario Marchi), ma soprattutto per il posizionamento "nascosto" dei pressostati, approfittando delle asperità del percorso e di alcuni tornanti privi di visibilità. Bella anche (e non poteva mancare visto il binomio rallistico) la prova su sterrato.

Al vincitore quindi il merito di aver saputo affrontare con capacità le insidie delle prove. Un vincitore, peraltro, che non ha sorpreso: primo è stato infatti Tiziano Baldissera, partito fra i favoriti ma questa volta non affiancato dal consueto navigatore Eddy Covaz.











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