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lunedì 9 settembre 2013

Motodolomitica a Trento

Davvero uniche alcune delle moto giunte a Trento per partecipare alla Motodolomitica,  la manifestazione riservata alle due ruote era aperta a tutte le motociclette costruite fino al 1993, con un doveroso occhio di riguardo per  quelle certificate A.S.I.
La due giorni dedicata alle gloriose rappresentanti a due ruote storiche ha preso il via alle 14 di sabato 31 agosto  nella storica piazza di Piedicastello a Trento, ai piedi del Doss Trento che ospita anche il Museo delle Truppe alpine, e a pochi passi dalla Basilica di Santa Apollinare, ed ha visto i partecipanti affrontare ad andatura lenta un percorso di circa 150 chilometri che ha toccato Aldeno, lago di Cei, passo Bordala, val di Gresta, monte Velo, Arco, lago di Tenno, passo del Ballino, passo del Duron, Madonna di Campiglio e Terzolas con arrivo al Pippo Hotel per la cena con animazione seguita dal meritato riposo per piloti e per le amate motociclette.
Domenica 1 settembre la seconda tappa, di circa 125 chilometri, che ha visto il museo a due ruote impegnato su di un percorso che si è articolato sul passo Mendola a cui è seguita la discesa  fino al lago di Caldaro e l’immissione sulla Strada del Vino di Bolzano e Trento, toccando poi Albiano, lago di Santa Colomba, Civezzano ed arrivo finale, ore 13, nuovamente ai piedi del Doss Trento, giusto in tempo per degustare i piatti tipici della cucina trentina nelle accoglienti sale del ristorante “Libertino” dove si è svolta la premiazione dei partecipanti.
Una trentina le moto d’epoca, fra le più belle la Indian Scout del 1928 del bresciano Vincenzo Marsadri, la più anziana al via, o l’altrettanto rara Guzzi GT Norge del 1928 del forlivese Antonio Mengozzi. Fotografatissima dagli appassionati anche la Guzzi Sport 14 arrivata da Macerata con Icilio Caciorgna così come l’originale Royal Enfield KX del 1939 del bresciano Mauro Pasotti. In molti si sono offerti come passeggero per la Guzzi GTV Sidecar del 1947 del trentino Rinaldo Detassis mentre non poteva mancare la gloriosa Vespa Piaggio PX 200 del 1984 del gentleman trentino Pierluigi Sollecito.

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