Torneremo a correre con le Maserati: questa notizia apparsa a dicembre, quando la Maserati ha presentato a Nizza il suo nuovo modello a quattro porte, ci fa sperare in un futuro di rinascita anche per l'industria italiana. Pare infatti che l'AD, Wester, voglia creare in futuro due stabilimenti in Italia.
Lo storico marchio
tornerebbe quindi a essere costruita in Italia. A Grugliasco, per la precisione. Un cuore piemontese dunque in previsione per la classe lusso che esordisce con i modelli quattroporte destinati prevalentemente ai mercati del Medio Oriente e dell'Asia.
Ma il cuore modenese resta ancora vivo? Se lo chiedono in molti. In effetti, la sede storica è sempre rimasta là, dove sono nate nel1937 (quando l'azienda, nata a Bologna, venne ceduta ad una famiglia modenese, gli Orsi, mentre i tre figli del fondatore, rimasti per 10 anni ancora nell'azienda in qualità di consulenti, nel 1947 fondano una loro società, la OSCA) le vetture su cui corse Juan Manuel Fangio.
Una casa automobilistica tutta votata allo sport (i suoi motori sono stati montati anche sulle Formula 1), che è passata attraverso varie vicissitudini economiche, dall'acquisto da parte della Citroen, poi la crisi negli anni '70, quindi l'ingresso di Benelli, poi di De Tomaso, e ancora FIAT, Ferrari e poi ancora definitivamente FIAT.
Intanto alla Maserati, per rendere onore al suo passato, è nata Maserati Classiche, una divisione che ha l'impegno di mettere a disposizione dei proprietari di Maserati l'archivio storico del marchio. Un patrimonio incredibile di foto e documenti dal grande valore storico. Documenti digitalizzati oltre a 100mila carte originali, 55mila disegni e progetti realizzati a mano, 8.000 distinte base, 22mila schede tecniche e 13mila fascicoli relativi a singoli numeri di telaio.
Un patrimonio che spazia dagli albori della casa automobilistica fino al 1985.
Vengono offerti servizi di vario tipo, fra cui la certificazione di autenticità dei modelli d'epoca copie conformi dei libretti d'uso, fiche d'omologazione.
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