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domenica 23 dicembre 2012

Goodwood: un aeroporto divenuto kermesse d'eleganza. E in Italia....

Merita un viaggio, Goodwood,  solo il fatto che sia stato forse l'ispiratore di uno dei più bei libri di Alessandro Baricco. Il circuito è Goodwood, in Gran Bretagna. E il libro è "Questa Storia", un romanzo lungo una vita, che  racconta la passione e l'amore di una donna per un uomo solitario, particolare, unico. Un uomo che "disegnava" i circuiti con i suoi sogni di bambino. Una storia che ha una dolcezza infinita. Ecco, Goodwood è così. Un circuito dolce. Che corre intorno ad un aeroporto. Lo circonda, lo abbraccia. Un circuito dimenticato, nascosto nell'Inghilterra del sud. Un circuito che, per la passione di alcuni eccentrici, si trasforma ogni estate in una festa delle auto da corsa di tutti i tempi. Auto che ritornano a correre in pista dopo anni e anni, uscendo dai musei. Come le mitiche argentate, le Audi e le Mercedes. O le rosse italiane: le Alfa Romeo e le Ferrari.
Goodwood è anche un festival, con tanto di Concorso d'Eleganza con personaggi vestiti come all'epoca delle loro auto. Cose come solo gli inglesi sanno fare.
Ma anche noi in Italia non scherziamo. Un evento simile, almeno per quel che riguarda in Concorso d'Eleganza, è "Unique Special Ones", che riunisce per iniziativa dello stilista fiorentino Stefano Ricci in collaborazione con MAC Group di Sandro Binelli, già organizzatore della Mille Miglia,le più belle auto di sempre all'Hotel Four Seasons a Firenze, nello splendido Giardino della Gherardesca. Sempre che la rassegna rimanga in Italia: mentre Goodwood non si sposterà mai (a meno che non spostino il circuito...), per l'evento di Stefano Ricci si parla già di un'edizione in Russia (o in Cina). Intanto, si pensa di creare un archivio delle auto "uniche", quelle cioè divenute ormai l'unico esemplare esistente di certi modelli.

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