Enrico Bernardi e la sua auto |
Strade porlverose, poco più che piste bianche, ma che già vedevano apparire i primi mostri che si sfidavano su raid estenuanti per allora, come la Torino-Asti Alessandria-Torino, o la Verona-Brescia-Mantova-Verona. Ancora pochi anni e le auto avrebbero dominato le strade d'Europa.
Intanto Enrico Bernardi, veronese, nato nel 1841, inventava carburatori, valvole di aspirazione, albero a cammes, camera di compressione. E ancora: la lubrificazione, il carter ermetico, il raffreddamento ad acqua. Oltre, naturalmente, al cambio, alla frizione, allo sterzo. Insomma, l'automobile. Purtroppo furono i più veloci (e pratici) Daimler e Benz ad ottenere il riconoscimento delle proprie invenzioni ed a brevettarle prima di lui.
Di lui restano pochi ricordi: le sue auto si limitarono a qualche conquista locale, ma non superarono lo scoglio del 1900. E, per lui, nemmeno una lapide: la sua tomba, infatti, non ha resistito al passare degli anni.
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