La Coppa Internazionale delle Dolomiti (dall’Edizione del 1951
divenuta Coppa d’Oro delle Dolomiti) nacque nel 1947 da un’idea
dell’allora Presidente dell’Automobile Club Belluno, Ferruccio
Gidoni che, nell’immediato secondo dopo guerra, volle
organizzare proprio sulle Dolomiti una competizione di grande
richiamo internazionale. Si doveva trattare di una gara di velocità
che, svolgendosi su strade ancora impervie, doveva esaltare
l’equilibrio (più che la potenza) della vettura e impegnare la perizia
e il coraggio dei piloti.
La Coppa delle Dolomiti rientrò subito e a buon diritto nel gotha
delle manifestazioni automobilistiche italiane.
Nume tutelare della
Coppa delle Dolomiti fu Tazio Nuvolari, che partecipò, come ospite
d’onore, alle prime edizioni. L’epoca classica della manifestazione
ha visto 10 edizioni, dal 1947 al 1956. L’incidente di Guidizzolo, nella
Mille Miglia del 1957, che segnò la fine di tutte le gare di velocità su strada in Italia, determinò la fine anche di questa competizione, che è ripresa solo in tempi recenti come gara per auto storiche. Oggi come allora, la Coppa D'Oro delle Dolomiti ha mantenuto un percorso tutto montano, anche se non è più una gara di velocità su strada di
un solo giorno, lunga 303,800 Km. Il percorso, che ancora oggi parte da Cortina, saliva al Passo Falzarego,
proseguiva per Arabba; quindi saliva ancora per il Passo
Pordoi, percorreva la Val di Fassa per trovarsi, dopo aver
valicato il Passo Rolle, a San Martino di Castrozza, quindi il
percorso proseguiva per Fiera di Primiero, Feltre, Belluno,
Longarone, Pieve di Cadore, Auronzo, Misurina, per concludersi a Cortina.
La Coppa d’Oro, cioè il trofeo, veniva definitivamente
assegnata al pilota che in tre edizioni consecutive avesse
registrato il migliore tempo. Salvatore Ammendola ha vinto
la prima Coppa d’Oro (triennio 1950‐1952), Giulio Cabianca
la seconda (triennio 1953‐1955). La regola del triennio per
l’assegnazione definitiva della Coppa d’Oro, oltre che essere
suggerita dalla fedeltà dei partecipanti, probabilmente
derivava anche dal fatto che la "Coupe d’Or des Alpes", il
premio più ambito del Rallye International des Alpes, la cui tappa dolomitica, dall’edizione 1949, si svolgeva contestualmente alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, veniva assegnata al pilota che per tre anni consecutivi concludeva il Rallye senza alcuna penalità, quindi entro i tempi imposti.
Il 16 novembre a Mantova si inaugura nella nuova sede della ex Chiesa del Carmelino il Museo Tazio Nuvolari, voluto dall'ACI Mantova. Una interessantissima raccolta di oggetti appartenuti a Tazio Nuvolari e bellissimi filmati, foto, articoli che illustrano la sua carriera di corridore.
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