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lunedì 4 aprile 2022

VALLI E NEBBIE 2022: DA 32 ANNI SEMPRE UN SUCCESSO


Il Valli e Nebbie 2022 ha preso il via da Ferrara sabato 2 aprile con settanta equipaggi, e ome sempre è stato un successo. La manifestazione organizzata dall'Officina Ferrarese da 32 anni si è svolta, come da tradizione, fino alla fine sotto i raggi del sole, nonostante il suo nome, regalando ai concorrenti il piacere di correre anche con le auto scoperte. Settanta gli equipaggi al via da Ferrara sabato 2 aprile, un en plein di iscritti che testimonia ancora una volta la validità di questo appuntamento, quest'anno prima prova del neonato Trofeo Tricolore a calendario ASI. Un successo tanto più grande se si pensa che il presidente Riccardo Zavatti, se pur a malincuore, ha dovuto dire di no ad altri quaranta equipaggi, fra italiani e stranieri, che avrebbero voluto prendere parte a questa edizione. Il Valli e Nebbie 2022 si è corso all'insegna del turismo, della cultura e del connubio col territorio, senza le sfide al cronometro dopo la diffida del Prefetto di Ferrara che (su segnalazione ACI) ha impedito lo svolgimento delle prove. Questo non ha svilito, ma se mai accresciuto l'appeal di questo evento, che ne ha guadagnato in perfezione e qualità. Ne è risultata un'edizione indimenticabile a detta di tutti i settanta equipaggi, che ha colto nel segno rispondendo a quello che gli amanti delle auto storiche più sinceri vogliono: vivere la propria passione fra amicizie vecchie e nuove, nel piacere di stare assieme raccontandosi serenamente le proprie esperienze a bordo di auto che hanno una storia. Il tutto immersi in un ambiente rilassato e ospitale, in un territorio che riserva sempre affascinanti scoperte. Indimenticabile il Valli e Nebbie, quindi, non solo per le auto d'epoca che hanno sfilato alla partenza e all'arrivo sotto le mura del castello Estense tra tanto pubblico, o per il programma di questa tre giorni che ha aperto le porte di luoghi solitamente inaccessibili. Prologo il venerdì pomeriggio del primo aprile, con la visita guidata alla città medievale. Il sabato partenza al mattino dalla corte del castello Estense, per arrivare, passando per la Delizia di Belriguardo, all'oasi faunistica di Boscoforte nel delta del Po, enclave privata solitamente chiusa al pubblico, dove trovano rifugio colonie di fenicotteri rosa e vivono cavalli allo stato brado. Quindi la visita e il pranzo a Comacchio, assaporando le specialità della laguna, e nel pomeriggio ritorno a Ferrara per la cena di gala al castello Estense. Domenica 3 aprile al via la seconda tappa, con i giri in pista all'Ippodromo, non cronometrati, e il passaggio attraverso la tenuta Cuniola dei Marchesi di Canossa, la visita al Museo della civiltà contadina ferrarese a Poggio Renatico e l'arrivo finale a Villa Contessa Massari a Ducentola, con l'esposizione del parco macchine, tra cui spiccavano le anteguerra eleggibili Mille Miglia come la Bugatti 35 A del 1926 di Paolo e Andrea Venturelli, a cui è andato il Trofeo Giovanni Savonuzzi, la Bugatti 37 del 1926 di Massimiliano Paglione e Alessio De Angelis, la Bentley Speed Model anch'essa del 1926 di Maurizio Piantelli e Paola Montaldi, la Citroen B14 Torpedo del 1927 di Marco Binetti ed Esmeralda Castignone, la Aston Martin Le Mans del 1930 di Giuliano Cané e Giovanna Gallini, la Alvis Firebird del 1934 di Massimo e Costanza Campailla e ancora la Singer Le Mans del 1934 di Piero Torti e Antonio Cappellini e la Balilla Coppa d'Oro del 1935 di Lorenzo Masetti e Monika Joechler. Tra le auto del dopoguerra più ammirate la Ford Thunderbild del 1956 di Antonio e Marina Messi, la Austin Healey BNZ del 1960 di Lido Stefanelli e Fausto Bianchelli, la Lancia Flaminia GT Touring del 1962 di Gaspare Calvi e Maria Colombo. Non sono mancate le premiazioni per tanti, se non tutti, gli equipaggi: premi ai concorrenti che da più anni partecipano al Valli e Nebbie e agli esordienti, premi per le auto più rappresentative delle varie categorie, premio per la navigatrice più giovane, Beatrice Zaccaria, che da quando aveva cinque anni fa coppia con il papà Alessio, e premio per l'equipaggio giunto da più lontano: i sardi Bellisai-Poddi. Un riconoscimento speciale è andato ad Alberta Savonuzzi, figlia dell'Ing. Giovanni, designer che creò la Cisitalia esposta al Moma di New York e raffigurata nel primo premio, giunta con tutta la famiglia da Charleston. L'applauso più lungo e appassionato è andato alla fine a Riccardo Zavatti e a tutta la squadra dell'Officina Ferrarese per questa tre giorni indimenticabile. E, stanco ma soddisfatto. il presidente del Club ha sottolineato : " La 32° edizione del Valli e Nebbie si è conclusa nel migliore dei modi: le bellissime trentacinque coppe sono state distribuite con relativa motivazione ai vincitori, tra un entusiasmo senza precedenti. Il divieto a stendere quattro "tubi" non ha raggiunto il risultato sperato, e questa soddisfazione nessuno ce la può portare via. Il gradimento degli amici che vengono a Ferrara per partecipare al Valli e Nebbie non dipende certo da quei tubi o da uno straccio di classifica: la formula del successo non è scritta nei regolamenti, ma nell'impegno di una squadra come quella dell'Officina Ferrarese. Questo esercizio di potere è stato una caduta di stile da parte di un ente come ACI, e non fa bene a nessuno di coloro che condividono la passione del motorismo storico. Da domani siamo già al lavoro per la 33° edizione del Valli e Nebbie che sarà nello spirito di sempre".

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