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giovedì 3 luglio 2025

ASI, 200 STELVIO, PRONTA LA FESTA PER IL BICENTENARIO DEL VALICO PIU' ALTO DELLE ALPI


Tra i festeggiamenti ufficiali per i 200 anni della Strada e del Passo Stelvio c’è anche l’evento ASI con auto, moto e biciclette storiche in programma dal 4 al 6 luglio con i patrocini del Ministero dei Trasporti, della FIVA (la Federazione Mondiale del Motorismo Storico) e della Rai Radiotelevisione Italiana. Organizzato in collaborazione con Club Federati ASI “Valtellina Veteran Car” e “Veteran Car Team Bolzano” e con Stelvio Classic, “200 Stelvio” è anche il primo evento motoristico in Italia “carbon neutral”, ovvero con bilancio di emissioni di CO2 pari a zero grazie ad azioni combinate come l’uso di bio-benzina e operazioni certificate di riforestazione.Il programma della manifestazione prevede attività su entrambi i versanti dello Stelvio. Venerdì 4 luglio i partecipanti su auto, moto e bici storiche si ritroveranno a Bormio e a Glorenza per l’accoglienza e la presentazione dei mezzi al pubblico (rispettivamente in piazza Cavour e in piazza del Festival). Sabato 5 luglio, alle ore 9.30, avverrà la partenza dal piazzale delle Funivie di Bormio e dall’Hotel Bella Vista di Trafoi; i due cortei, quindi, faranno capolino sul Passo dello Stelvio dopo aver percorso la strada chiusa al traffico. Sono attese oltre 130 auto storiche, una ventina di moto e altrettante biciclette (in onore delle imprese sportive durante le tappe del Giro d’Italia che affrontano lo Stelvio dal 1953).Da segnalare la partecipazione del dipartimento Audi Tradition di Ingolstadt con vetture degli anni ’10, ’20 e ’30 come la Audi C14 protagonista della corsa “Alpenfahrt” nel 1913, la mitica Auto Union Tipo C a 16 cilindri del 1935 (la “freccia d’argento” nei Grand Prix dell’epoca), o la Wanderer W25 “Stromlinie” del 1938. Direttamente dall’Inghilterra, invece, sono in arrivo tre Frazer Nash TT Replica del 1932 e una Super Sports del 1938 che si affiancheranno ad altre coeve “supercar” come la Bugatti 57, l’Alfa Romeo 1750 GS del 1930, la Mercedes-Benz SSK del 1930 e la Maserati 8CM del 1934. Al seguito della carovana anche la Fiat 1500 del 1966 della Rai, protagonista delle più entusiasmanti radiocronache ciclistiche, che tornerà a scalare lo Stelvio dopo tanti anni. Quella realizzata allo Stelvio è un’opera ingegneristica conosciuta e ammirata a livello internazionale, inaugurata ufficialmente il 6 luglio 1825 ponendosi subito come la via più alta d’Europa e come il passo più alto delle Alpi (2.758 metri). I lavori vennero avviati nel 1820 seguendo il progetto dell’ingegner Carlo Donegani di Brescia, che si sviluppava sui versanti lombardo e tirolese. Da Bormio a Trafoi si contano in tutto 88 tornanti e 7 gallerie: una bella impresa di ingegneria civile che ben presto iniziò a stuzzicare la fantasia dei primi ardimentosi automobilisti di fine ‘800. Risale al 1898, infatti, la prima “Alpenfahrt” da Trafoi a Cortina organizzata dall’Automobile Club Austriaco. Tutto nacque in occasione del Congresso di Vienna nel 1815. Il Cancelliere Conte Klemens Metternich diede vita al “Regno Lombardo-Veneto”, una regione amministrativa dell’Impero austriaco. Gli Asburgo cercarono di consolidare la loro base di potere e influenza creando un collegamento tra i territori austriaci e questa nuova regione. Così, nel 1818, un decreto imperiale dell'Imperatore Austriaco Franz I stabilì la costruzione di una nuova strada attraverso le Alpi Retiche in virtù di ragioni strategiche e militari. Nel 1819 venne presentato il progetto, la cui realizzazione venne affidata all’impresa di Pietro Poli e Antonio Talacchini. I lavori sul versante sud (Bormio) iniziarono nel giugno 1820; quelli sul versante nord (Prato allo Stelvio e Trafoi) vennero avviati nel maggio 1823. La nuova via di comunicazione nasceva come strada militare e valico commerciale per collegare Austria e Italia e ben presto diede il via a scambi turistico-culturali per portare merci e persone sul passo più alto delle Alpi.


CON ASI NET ZERO CLASSIC IL MOTORISMO STORICO DIVENTA “CARBON NEUTRAL”

Proteggere il futuro del Pianeta e quello del motorismo storico allo stesso tempo, neutralizzando il bilancio di carbonio in maniera scientifica e trasparente, è l’obiettivo che ASI persegue con il progetto ASI Net Zero Classic. Tutti i veicoli storici al via di “200 Stelvio” sono alimentati con bio-carburante e, in aggiunta, ASI contribuisce con altri progetti sostenibili certificati: rimboschimento, progetti REDD+ per preservare ecosistemi, progetti di efficientamento energetico di alto impatto sociale ed economico, ripristino di torbiere, creazione di opportunità per comunità locali o progetti di preservazione delle mangrovie o delle praterie oceaniche di posidonie o fanerogame per il fissaggio del “carbonio blu”.
La bio-benzina utilizzata è prodotta dalla Coryton Advanced Fuels, che per comporre le catene di idrocarburi utilizza carbonio di origine non fossile. È carbonio già assorbito dall’atmosfera ad opera delle piante nella loro sintesi clorofilliana e in questo modo è possibile alleggerire il bilancio di carbonio in atmosfera di percentuali che arrivano al 65% nell’intero ciclo di vita del carburante stesso.
Una piattaforma tecnologica all’avanguardia consente di calcolare con precisione la quantità di CO2 emessa da ciascun veicolo storico (per marca, modello, a volte anche anno di produzione) per ogni chilometro percorso: chi organizza una manifestazione può quindi calcolare il proprio impatto, sommando le emissioni di anidride carbonica di ciascun veicolo iscritto e moltiplicandolo per i chilometri del percorso. Una volta calcolato il totale, è possibile contribuire volontariamente in quota equivalente con altri progetti sostenibili.
L’efficacia di tali progetti è valutata da BeZero Carbon Rating e certificata secondo gli standard internazionali di verifica più rigorosi, come VERRA o GOLD. Il contributo volontario destinato a tali progetti è commisurato al totale delle emissioni che si vogliono controbilanciare e viene rappresentato dal numero di “crediti di carbonio” da acquistare, a fronte del quale viene emesso un certificato corrispondente ad ogni tonnellata di CO2 assorbita.
Per “200 Stelvio”, ASI ha deciso di sostenere concretamente tre progetti certificati ad alto rating (Brasile, Indonesia e India) che si rivolgono a tutti e tre gli aspetti della sostenibilità: ambientale, economico e sociale. Il sostegno concreto di ASI a tali progetti certificati consente in questa occasione l’assorbimento (Brasile) o il risparmio (Indonesia e India) di oltre dieci tonnellate di gas clima-alteranti, in particolare anidride carbonica.

mercoledì 2 luglio 2025

IL ROMBO DELLA STORIA TORNA PROTAGONISTA CON LA RIEVOCAZIONE STORICA DELLA TRAPANI- MONTE ERICE

 


Si è conclusa con grande successo la XXVI Rievocazione Storica Trapani - Monte Erice, il concorso dinamico per auto d'epoca organizzato dal Club Auto e Moto d'Epoca F. Sartarelli e svoltosi nelle giornate del 28 e 29 giugno 2025. L'evento ha visto la partecipazione di appassionati e collezionisti di auto storiche provenienti da tutta Italia, confermandosi come uno degli appuntamenti più in crescita del panorama regionale. Le due giornate della manifestazione hanno regalato emozioni indimenticabili agli equipaggi e al numeroso pubblico presente, che non ha esitato ad esprimere gioia. La Trapani - Monte Erice, infatti, è un evento che offre ai partecipanti l'opportunità di poter guidare le loro auto in contesti esclusivi, di viverne la bellezza e di entrare in contatto con altri appassionati, mentre per il pubblico, rappresenta un'occasione unica per ammirare da vicino vetture storiche in azione, vivendo un'esperienza ricca di fascino e nostalgia. Il percorso si snoda attraverso i suggestivi paesaggi del Comune di Trapani, salendo da Valderice, fino al borgo medievale di Erice: la cornice ideale per le splendide vetture d'epoca presenti, una selezione di alcune delle auto più iconiche della storia dell'automobilismo, originali in tutto e per tutto o accuratamente restaurate e mantenute dai loro proprietari. Tra i modelli presenti, spiccavano alcune rarità che hanno suscitato l'ammirazione di tutti gli appassionati presenti, come le sportive Lancia Stratos o Fiat Abarth 131 Rally, ma anche le elegantissime Lancia Aurelia B20 e la Jaguar E-Type o la pluripremiata Ferrari 250 TR. Il programma si è aperto con le verifiche tecniche e sportive in Piazza Vittorio Emanuele a Trapani. Nel pomeriggio, invece, gli oltre 85 equipaggi si sono diretti a Bonagia, nell’ex tonnara dei ràis, ascoltando la storia di questa meravigliosa comunità dalla bocca dell’ideatrice dei murales presenti, Arianna Maggio: “l’obiettivo è quello di valorizzare la zona a livello artistico, nel presente, ma dando sempre uno sguardo al passato” ha detto l’artista. Durante la cena tenutasi a Villa Margherita, hanno preso parola anche Amodeo, Dell’Aversano e Auccello, in veste di amici del consiglio direttivo del Club Sartarelli, ma oggettivamente professionisti nel settore di eventi motoristici d’epoca, complimentandosi con l’organizzazione: “è bello vedere tutto questo in Sicilia, la fusione di passato e presente è tangibile. Ormai questo è un evento che mette insieme cultura, sfilate, divertimento e non possiamo fare altro che dirvi di continuare così”.

 Sabato sera la città siciliana ha poi ospitato la suggestiva sfilata notturna per le vie del centro storico ed il concorso dinamico, alla presenza attenta delle giurie dell'ASI, presieduta da Ivo Serio, e quella d'Onore, presieduta da Maria Concetta Serse, e del numerosissimo pubblico presente. Domenica spazio per la guida, con la sfilata sui tornanti del Monte Erice per la Rievocazione Storica dell'omonima gara in salita, con un panorama estremamente suggestivo, oggetto di stupore per i partecipanti. Due giorni intensi, che hanno contribuito a creare un'atmosfera di festa e condivisione, rafforzando il legame tra passato e presente, tra tradizione e innovazione. Gli organizzatori esprimono il loro ringraziamento a tutti i partecipanti, agli sponsor, alle istituzioni locali, all’Assemblea Regionale Siciliana e ai volontari che hanno reso possibile la realizzazione di questa edizione. Un ringraziamento particolare va al pubblico, che con il suo entusiasmo ha confermato l'importanza e la popolarità di questo evento. Soddisfazione anche da parte del presidente del Club Sartarelli Alberto Santoro, che così commenta: “La Rievocazione Storica Trapani Monte Erice non è solo una manifestazione automobilistica, ma un'importante vetrina per la promozione turistica di Trapani e della regione Sicilia. Grazie alla combinazione di spettacolo, cultura e tradizione, l'evento rappresenta una risorsa preziosa per l’economia locale e un’occasione imperdibile per valorizzare e far conoscere le eccellenze del territorio a un pubblico sempre più vasto. L'evento ha stimolato il coinvolgimento e l'orgoglio della comunità e delle istituzioni locali, che hanno partecipato attivamente all'organizzazione e allo svolgimento della manifestazione. Questo senso di appartenenza e partecipazione rafforza il tessuto sociale e favorisce la collaborazione tra enti pubblici, privati e cittadini. Il nostro impegno è stato ricompensato da una partecipazione straordinaria, sia da parte dei concorrenti che del pubblico, che ha seguito con entusiasmo ogni fase della manifestazione. 

Sono stati oltre 15 i club rappresentati qui in Sicilia, grazie ad equipaggi provenienti da altre regioni, in aggiunta all’80% dei partecipanti del nostro club, e questo è motivo di enorme orgoglio, che ci spinge a fare ancora di più e ancora meglio. Vogliamo promuovere il turismo lento, non la competizione e passo dopo passo, ce la stiamo facendo”. Il sindaco di Valderice, Francesco Stabile, si è unito alle parole del presidente, definendo questa manifestazione importante per tutto il territorio, sia a livello culturale che esponenziale. L'appuntamento è già fissato per il prossimo anno, con la promessa di nuove sorprese e un impegno costante a migliorare e arricchire ulteriormente l'esperienza della Rievocazione Storica Trapani Monte Erice, per la sua ventisettesima edizione. 

Questi i premiati della XXVI RIEVOCAZIONE STORICA TRAPANI- MONTE ERICE: l’elenco delle categorie con i relativi vincitori. Abbinamento auto - abito: equipaggio 021, Maggio Arianna, Fiat 500 L del 1972. Anteguerra: equipaggio 002, Venza Vincenzo, Fiat 520 del 1928. Premio Club per l’UNESCO di Trapani, assegnato alla vettura più antica: equipaggio 001, Iraci Giuseppe, Fiat 509 Torpedo del 1927.

martedì 1 luglio 2025

RIBOLDI JR E CARLOTTA LUCCHINI SU FIAT 508 VINCONO LA TARGA AC BOLOGNA

 



Federico Riboldi e Carlotta Lucchini su Fiat 508 della Franciacorta Motori del 1937 di RC2 sono i vincitori della 12^ Targa AC Bologna, sesta prova del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche andato in scena in questo fine settimana tra i colli bolognesi e la Motor Valley emiliana, patrimonio per il know how e l’eccellenza automotive nel mondo. I giovanissimi bresciani (under 30) hanno conquistato la vittoria prova dopo prova, fermando i cronometri a sole 197,28 penalità che equivalgono alla prima vittoria in campionato che vede leader Angelo Accardo e Caterina Vagliani su Fiat 508C. “Ringrazio la mia navigatrice - ha detto Federico - che è stata molto brava a gestire le prove e a non farsi distrarre dallo splendido paesaggio dei colli bolognesi. Un risultato che dedico alla Scuderia Franciacorta Motori”. “E’ stata una gara che ha rasentato la perfezione per quanto riguarda il connubio tra driver e navigatore e Caterina ha fatto un lavoro eccezionale. Abbiamo affrontato non senza difficoltà le prove messe a terra dagli organizzatori e a loro va il nostro plauso. Siamo felici per l’allungo in campionato”. Terza posizione in Classifica Generale e primato in RC3 per i siciliani Francesco Nicolò Gulotta e Paolino Messina sulla Fiat 600 ammutolita sul finale per il malfunzionamento della pompa del carburante e qualche problema di traffico in prova. Ai piedi del podio della Classifica Generale ma sul podio di RC2, Massimo Zanasi e Barbara Bertini su Fiat 508 del Classic Team. Mentre primato in RC4 per il campione italiano in carica Maurizio Indelicato e Diego Verza, sempre in partita su Autobianchi A112 della Rovigo Corse, scuderia polesana ed equipaggio reduci dall’ottima recente affermazione alla 1000 Miglia. Secondi di RC4 e sesti in generale Salvatore Cusumano ed ALberto Carrotta ancora su Autobianchi A112 del Classic Team, podio di Raggruppamento completato dall’equipaggio siculo/toscano composto da Mario Passanante ed Elisa Buccioni, sempre più astro nascente del circus della regolarità italiana, settimi in classifica generale su A112. Alessandro Gamberini ed Elena Falciroli su Simca 8 Coupé del 1938. Completano la top ten i campobellesi Francesco Triestino Commare ed Alessandro Pirrello, autori di una gara senza sbavature, su Autobianchi A112E di RC4 e Flavio Renna e Paolo Abalsamo su vettura gemella ma a promuovere le insegne del Classic Team. Salvatore Cusumano ha inoltre vinto lo speciale trofeo Rimondi, dedicato alla memoria del regolarista di lungo corso recentemente scomparso Valerio. Il risultato è arrivato grazie alle migliori affermazioni sulle prove numericamente individuate come la data di nascita e la data di matrimonio con Liana Fava, del compianto Valerio Rimondi. Toccante il momento della cerimonia fortemente voluta dalle donne e gli uomini della Scuderia Nettuno Bologna. Secondi di RC3 ed undicesimi assoluti i fratelli bobbiesi Roberto ed Andrea Paradisi all’esordio sulla Triumph Tr3A, in deficit di potenza, specialmente sulle impegnative salite dei colli bolognesi. “Ringraziamo Massimo Bisi per averci messo a disposizione una vettura splendida sulla quale ci siamo molto divertiti”. Proficua avventura in RC6 sulla BMW 320i Cabrio per Massimo Dalleolle ed Alessandro Traversi. Tra le scuderie, affermazione per la Franciacorta Motori, mentre tra le Dame, la classifica sorride a Gaetana Angino ed Erica Russo su Autobianchi A112 Abarth del Classic Team che con 267 penalità hanno la meglio sulle dirette avversarie Gabriella Scarioni e Ornella PIetropaolo su Austin Mini Hle di RC5 con le insegne della Nettuno Bologna. Primato in terzo raggruppamento per Maria Luisa Chillemi e Valeria Goldini su Fiat 124 SPider Sport della Nettuno Bologna, stessa scuderia per le vincitrici di RC4, ovvero “Nausicaa” e Silvana Nives Ferri su Mg B Roadster. La Power Stage se la sono aggiudicata Sergio e Romano Bacci su Autobianchi A112 Abarth della Nettuno Bologna che hanno chiuso con 1-1-2 gli split a parimerito con Angelo Seneci e Luisa Ciatti su Mini Cooper Expert sempre del 1973 e sempre di RC4. Sul podio anche Gulotta e Messina sulla 600 di RC3, che hanno fermato gli split a 2-2-1 per un totale di 5 penalità. Under 30 Federico Riboldi e Carlotta Lucchini su Fiat 508C, mentre tra le più recenti RC6 in evidenza Luca Fichera e Marco Serafini sulla Jaguar S Type 3.0 V6 di Speeding Motors Team, mentre in RC3 vittoria per Roberto ed Andrea Paradisi su Triumph TR3 A. Gabriella Scarioni e Ornella PIetropaolo vincono tra le Dame su Austin Mini HLE di RC5. Tra le scuderie, vittoria per la Nettuno Bologna.

AUTO E MOTO D'EPOCA 2025, UN VIAGGIO NEL CUORE DELLA STORIA AUTOMOBILISTICA




Auto e Moto d'Epoca,
il salone internazionale dedicato alle auto e moto d'epoca, torna a BolognaFiere dal 23 al 26 ottobre 2025, promettendo un'edizione ricca di eventi e attrazioni per gli appassionati di motori. Quest'anno, il salone si preannuncia un vero e proprio viaggio attraverso la storia dell'automobilismo e del motociclismo, con mostre dedicate a icone del settore e una vasta offerta di ricambi e accessori. “Per l’edizione 2025 abbiamo in serbo molte sorprese. Il nostro obiettivo è proseguire sulla strada tracciata dalla nostra storia, coltivando la tradizione e l’entusiasmo che ci contraddistinguono fin dalla prima edizione – dichiara Mario Carlo Baccaglini, fondatore e organizzatore del salone - Vogliamo continuare ad essere quello che siamo sempre stati: la fiera della passione per i motori. E vogliamo utilizzare le strutture e gli spazi offerti da BolognaFiere per costruire esperienze indimenticabili, immersive e coinvolgenti. Ogni anno Auto e Moto d’Epoca stupisce perché sa essere diversa pur rimanendo sempre se stessa”. Si parte in grande con “75:1 – 75 years, one seat”, un omaggio al 75° anniversario della Formula Uno. Un'ampia mostra ne racconterà la storia, presentando una selezione di monoposto che hanno segnato epoche diverse, dagli anni '50 ai primi anni 2000. L'esposizione, organizzata in collaborazione con collezionisti privati e specialisti del settore, offrirà ai visitatori l’opportunità di ammirare da vicino bolidi leggendari, testimoni di innovazioni tecniche e imprese sportive memorabili. Questa mostra promette di essere un highlight per tutti gli appassionati di motorsport con le monoposto appartenute, fra gli altri, a piloti del calibro di Juan Manuel Fangio, Karl Kling, Nelson Piquet, Ayrton Senna, Riccardo Patrese, Nigel Mansell, Michael Schumacher. Sul fronte moto, la Honda celebrerà la sua storia con un’esposizione senza precedenti: 600 metri quadrati dedicati a una collezione di motociclette raramente visibili al pubblico. L'esposizione includerà moto da Gran Premio mai esposte prima e sarà arricchita dalla presenza di campioni del motociclismo, rendendo l'esperienza ancora più coinvolgente. I visitatori potranno ripercorrere decenni di innovazione, design e successi sportivi del marchio giapponese, immergendosi completamente nella sua cultura motociclistica. Per la prima volta a Auto e Moto d'Epoca, farà il suo debutto l'Heritage HUB di Stellantis, il museo che custodisce e celebra il patrimonio storico dei marchi italiani Fiat, Lancia, Abarth, Alfa Romeo, Autobianchi e Jeep. Con una collezione di circa 300 vetture, l'Heritage HUB offre una panoramica completa di oltre un secolo di evoluzione tecnica, stilistica e culturale del settore automobilistico italiano. Questa presenza rappresenta un importante arricchimento per il salone e un'opportunità unica per gli appassionati di ammirare capolavori automobilistici. “Auto e Moto d’Epoca, il più grande evento del settore in Europa, riunisce ogni anno a Bologna espositori, collezionisti, media e visitatori da tutto il mondo, con una positiva ricaduta economica sul territorio – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere – Dopo la sorprendente ripartenza del mercato dello scorso anno, ci aspettiamo una crescita ancora più significativa”.